Il Lambrusco sfida lo Champagne

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Forse non batte ancora lo Champagne, soprattutto nella reputazione, ma sulla qualità se la gioca perlomeno alla pari.
Il Lambrusco è stato l’inatteso protagonista all’edizione 2019 dei The Champagne & Sparkling Wine World Championships, i campionati mondiali delle “bollicine”.
Nei giorni scorsi a Londra sono stati resi noti i risultati. Con sette medaglie d’oro e sette d’argento, il vino simbolo del nostro territorio ha contribuito al bottino dell’Italia (71 ori e 92 argenti), che ha battuto per la prima volta la Francia (ferma a 61 ori e 49 argenti).
Tra i vini premiati con la medaglia d’oro ci sono il Lambrusco Salamino di Santa Croce dop Tradizione, prodotto dalla Cantina di Santa Croce di Carpi, e il Lambrusco Grasparossa di Castelvetro dop Vini del Re della Cantina Settecani di Castelvetro.
“Sfatiamo un luogo comune secondo il quale il Lambrusco è solo un vino da sagra paesana, non adatto a palati raffinati”, commenta il presidente della Cantina di Santa Croce, Francesco Schiavo.
“Non è un caso che la medaglia d’oro arrivi dopo i premi ottenuti all’ultimo Vinitaly e al recente concorso enologico internazionale Città del Vino”, aggiunge il responsabile commerciale della Cantina Settecani, Fabrizio Amorotti.
Per il giornalista inglese Tom Stevenson, ideatore dei The Champagne & Sparkling Wine World Championships, il numero di Lambruschi entrati nella competizione è una delle novità più significative dell’edizione 2019.

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