Un flash mob per dire sì ai baci in pubblico

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Sono arrivate una quindicina di coppie di tutte le età, eterosessuali e omosessuali, qualcuna anche con figli, per affermare il principio cardine della libertà e della lotta al bigottismo. Giovani e meno-giovani, tutti insieme al Limonata-day, il flash mob organizzato dal gestore del bar Paraky di Soliera, Christian Di Chiara: venerdì 14 giugno ha messo a disposizione il parcheggio del suo locale per consentire a chiunque di baciarsi liberamente senza alcuna vergogna.
L’iniziativa è nata a partire da un post pubblicato nel gruppo Facebook Sei di Soliera se (amministrato dallo stesso Di Chiara) in cui una signora richiamava i giovani a vivere i loro sentimenti in pubblico con maggior pudore. In particolare, la donna denunciava il malcostume dei ragazzi abituati ad amoreggiare in pubblico sulle panchine e il disinteresse da parte dei genitori chiamati a educarli, esortando inoltre a segnalarle se qualcuno dei suoi figli fosse stato colto in simili atteggiamenti, ritenendoli sconvenienti.
Il post ha ottenuto circa 700 commenti di risposta, la maggior parte dei quali di accusa e disaccordo nei confronti della sua autrice al punto da spingere Di Chiara a manifestare al di fuori dello schermo del Pc.
“Un conto è educare e un altro è opprimere. I ragazzi  – ha commentato Di Chiara – devono essere lasciati liberi di vivere i loro primi amori e le loro infatuazioni senza essere tacciati come impudenti e scandalosi ma con il rispetto per gli altri e per se stessi.
Di sicuro meglio vivere le relazioni di persona e alla luce del sole che chiusi in camera dietro lo schermo del computer o dello smartphone. Ci sono adulti che forse non ricordano più di essere stati giovani e che vorrebbero che gli adolescenti e i ragazzi si comportassero come loro. Ma io non ci sto. Compito dell’adulto è guidare i giovani lasciandoli liberi di vivere le esperienze che fanno parte della loro crescita. Non credo ci sia nulla di male in una coppia di giovani innamorati che si bacia e si coccola su una panchina. Decisamente sono scene preferibili rispetto a quelle di violenza e indifferenza a cui assistiamo quotidianamente”.
Al flash mob si è unita anche una coppia di lesbiche che ha commentato così la partecipazione: “i nostri baci sono una risposta ai piccoli fascismi dell’era moderna, al bigottismo e alle ipocrisie di certe persone”.
Chiara Sorrentino

 

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