Quando si parla di alimentazione esistono miti duri a morire. “Convinzioni – spiega la dottoressa Cecilia Valenti, biologa e nutrizionista esperta in disturbi alimentari e del fegato – sulle quali non smettiamo mai di lavorare, granitiche e difficili da scalfire. Qualche esempio? La carne fa male, il pane e la pasta fanno ingrassare, i cibi grassi aumentano il colesterolo… Le persone danno per scontato che sia sufficiente eliminare qua e là qualche cibo, senza verificare quanto ci sia di vero – e di falso – nelle numerose leggende metropolitane che circolano intorno al cibo. E così si perpetuano credenze che impattano negativamente sulla salute e inducono scelte alimentari discutibili poiché guidate dalle emozioni anziché da solide evidenze scientifiche”. I problemi associati al consumo di un cibo, infatti, dipendono in larga misura dalle “quantità consumate, dalla frequenza, dal contesto e dallo stile di vita di ciascuno e dalla presenza di eventuali stati patologici o differenti condizioni fisiologiche”, prosegue Valenti, impegnata sul fronte della nutrizione da più di vent’anni. “Tutte noi – le fanno eco le colleghe nutrizioniste Laura Lodi, Martina Toschi, Federica Bombarda e Lucia Mannavola – dobbiamo combattere quotidianamente con questi falsi miti. Oggi più che mai, dunque, è ostro dovere essere costantemente aggiornate su tutto ciò che ruota attorno all’alimentazione poiché dobbiamo fare i conti con problematiche complesse e composite”. Le persone si presentano piene di paure o, al contrario, di certezze prive di fondamento scientifico: “noi – proseguono le dottoresse – non siamo dei semplici prescrittori di diete, a quelle ci pensa l’industria del dieting. Al contrario dobbiamo conoscere le persone e ricostruire le loro abitudini alimentari, inserendole in un contesto più ampio che includa gli stili di vita, gli aspetti comportamentali, le tradizioni, la cultura, le possibilità economiche, i contesti familiari e lavorativi, i risvolti cognitivi, senza trascurare temi quali la salute e la sostenibilità ambientali. Il nostro obiettivo è quello di guidare le azioni dei singoli, divulgare le giuste conoscenze, sfatare leggende e trasmettere comportamenti corretti, sperando che siano contagiosi affinché a beneficiarne sia l’intera comunità”. Ed è proprio per promuovere corretti stili di vita e sensibilizzare le persone a seguire un regime alimentare sano e salutare che tutte loro contribuiranno fattivamente per la buona riuscita di Foodamentale ideata da Vitor Chiessi della Farmacia della Speranza di Carpi e organizzata insieme all’associazione Amici del fegato sezione di Carpi. Giunta alla seconda edizione, la rassegna gratuita, in cui cinema e cibo vanno a braccetto, è patrocinata da Comune di Carpi e Ordine dei farmacisti di Modena. “L’idea – spiega Chiessi – è quella di parlare di sana alimentazione in una chiave piacevole e originale. Per l’edizione 2019 affronteremo temi importanti come lo spreco di cibo, la sostenibilità ambientale, la scelta consapevole e critica di ciò che mangiamo… attraverso la proiezione di tre proposte cinematografiche introdotte dal critico Dario D’Incerti e seguite da dei dibattiti con esperti che offriranno le giuste chiavi di lettura e dispenseranno consigli e informazioni utili ai presenti. Vorrei ringraziare di cuore le nutrizioniste Lodi, Toschi, Bombarda, Valenti e Mannavola per la loro disponibilità e per il tempo che dedicheranno a titolo gratuito a questo progetto”.
A dare il via a questo affascinante viaggio nel mondo del cibo sarà, il 9 marzo, alle 20.30, presso L’Auditorium Loria, Il Refettorio – Miracolo a Milano: il film-documentario, che mostra le storie degli ospiti del Refettorio Ambrosiano, è un potente inno contro lo spreco alimentare e un invito all’inclusione sociale.
J.B.