Bergamotto: un alleato naturale contro il colesterolo

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Il bergamotto si è ritagliato uno spazio tra gli alimenti definiti funzionali, ossia quei cibi che possono vantare effetti benefici sulla salute. L’agrume, conosciuto perlopiù per il suo uso in cosmetica, in realtà è un serbatoio di sostanze utili per il benessere, tra cui la capacità di tenere sotto controllo e ridurre i livelli di colesterolo cattivo, o LDL. Gli scienziati italiani dell’Università Magna Grecia di Catanzaro hanno condotto uno studio da cui emerge come un gruppo di enzimi noti con la sigla HMGF (idrossi flavononi glutaril metile) possono contrastare l’azione dannosa di alcune proteine ritenute la causa di malattie cardiache. I ricercatori, che hanno pubblicato i risultati dello studio sul Journal of Functional Foods, dimostrano come il bergamotto possa avere effetti simili a quelli delle statine nel controllare il colesterolo LDL, senza tuttavia gli effetti collaterali di tali farmaci.
I test condotti per confrontare gli effetti delle statine e degli enzimi HMGF sul colesterolo in generale hanno mostrato che il bergamotto ha funzionato altrettanto bene. Non solo gli enzimi dell’agrume hanno ridotto i livelli di colesterolo LDL, ma hanno aumentato quelli del colesterolo HDL, o buono.
“Pertanto – aggiungono gli scienziati – un supplemento giornaliero di estratto del frutto bergamotto potrebbe essere molto efficace per il trattamento del colesterolo alto”.
Il bergamotto vanta una tradizione popolare assai viva, che vede in esso un rimedio per numerosi disturbi, tra cui la caduta dei capelli, la forfora, le malattie della pelle e le ferite. Ma anche come antisettico, antibatterico e come rimedio contro la bronchite.
Già in un precedente studio, condotto dal team del professor Vincenzo Mollace dell’Università della Calabria, erano state evidenziate le proprietà salutari dell’estratto
di bergamotto: grazie all’azione dei polifenoli, era risultato efficace nel ridurre i livelli di trigliceridi e la glicemia, oltre al colesterolo. L’effetto antiossidante è stato paragonato a quello della vitamina E, uno dei più potenti antiossidanti presenti in natura. Queste sostanze, tra l’altro, contribuiscono alla prevenzione dell’aterosclerosi.