La vigilanza privata contro l’assalto dei ladri

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Contro i furti in abitazione è stato messo in campo di tutto: illuminazione pubblica, gruppi di controllo di vicinato, telecamere che nei Comuni di Carpi, Campogalliano, Novi e Soliera saranno a breve rinnovate e sostituite aumentando anche di numero da 97 a 169.
Sul fronte della sicurezza l’intera Regione Emilia Romagna ha investito oltre 4,3 milioni di euro da inizio legislatura finanziando, tra il 2017 e il 2018, 45 progetti che hanno coinvolto 34 amministrazioni comunali, 10 Unioni e l’Università di Bologna, con un finanziamento regionale di oltre 2,3 milioni di euro. E per il 2019 l’amministrazione ha deciso di raddoppiare gli stanziamenti dell’anno scorso, mettendo a bilancio per la sicurezza oltre 2 milioni di euro per nuovi progetti nelle città.
I furti in abitazione sono i più fastidiosi: anche se per la loro gravità non sono in cima alla classifica dei reati, colpiscono una larga fascia di popolazione che tenta di difendersi in ogni modo.
La microcriminalità è finora riuscita a mettere in campo un capillare controllo del territorio individuando chi colpire, quando entrare in azione, da dove fuggire. Nemmeno la rete dei Gruppi di Controllo del Vicinato è sufficiente per arginare i furti in casa e si è fatta strada in alcuni comitati di cittadini l’idea di ricorrere alla vigilanza privata. Una soluzione tutta da verificare e che abbiamo sottoposto a Nuova Emilpol, l’istituto di vigilanza che opera in diverse città tra cui Carpi con sede in via Liguria, 7.
Sono ormai novanta i gruppi di controllo del vicinato: sono utili se si resta a casa a vigilare sul quartiere, ma nelle famiglie c’è chi va a scuola e chi al lavoro e le abitazioni rimangono perlopiù vuote. Come è possibile arginare in questo modo il fenomeno dei ladri che hanno tutta la giornata per studiare le nostre abitudini e il nostro quartiere?
“Il sistema migliore e che ha più soddisfatto i nostri clienti nel corso degli anni  – spiega Armando Camarda, caposervizio Nuova Emilpol a Carpi – è un efficiente sistema d’allarme di cui oggi non si può fare a meno se ci si intende tutelare contro i furti in abitazione. Collegato con la nostra centrale operativa di via Liguria 7, consente alla nostra pattuglia di intervenire prontamente per verificare ciò che sta accadendo”.
C’è chi ha rilanciato l’utilizzo di pattuglie di vigilanza privata in stretta collaborazione con la Polizia Municipale. E’ possibile fare una simulazione approssimativa e indicativa dei costi?
“L’istituto di vigilanza Nuova Emilpol può mettere in campo un servizio simile, il cui costo è legato alle ore e agli obiettivi da vigilare. Indicativamente un singolo privato può garantire il pattugliamento notturno costante del territorio desiderato a un costo di qualche centinaio di euro al mese.”.
Quali zone di Carpi sono più bersagliate dai ladri?
“Le zone più a rischio, sono quelle isolate, confinanti con i campi, così da consentire diverse vie di fuga ai malviventi e rendere il loro inseguimento più complicato per le pattuglie.
Il ladro che invece colpisce il centro storico agisce dove riscontra l’assenza di servizi di vigilanza o nota infissi deboli. Il ladro che prende di mira un’ azienda, invece, solitamente è uno specialista al quale bisogna rispondere con professionalità, per contenere e limitare i danni”.
Ci sono amministrazioni pubbliche che si avvalgono dell’ausilio della vigilanza privata per garantire la sicurezza nei loro Comuni?
“Ci sono amministrazioni comunali che tutelano alcuni dei loro beni immobili sottoponendoli a servizi di vigilanza”.
Qual è il modo migliore per difendersi dai ladri?
“Verificare gli infissi, mettere un sistema di allarme
efficiente, collegarsi con l’istituto del posto per avere un servizio concreto e locale”.
Quale servizio viene maggiormente richiesto dai carpigiani?
“La fornitura di un sistema di allarme, il collegamento del sistema alla nostra centrale operativa e il pattugliamento notturno per avere l’auto della vigilanza sempre vicino in caso di necessità”.
Sara Gelli

 

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