Passano gli anni e le camere ardenti sono sempre più inadeguate

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Le camere ardenti di Carpi sono a dir poco indecorose. Da anni i locali adiacenti all’ospedale e a cui si accede da via Falloppia sono inadeguati per una città come Carpi per gli spazi esigui che non garantiscono la necessaria privacy e per le condizioni del manufatto a cui da tempo non si mette mano. A riproporre la questione è stata la lista civica Carpi Futura con una nuova interpellanza Quando si vedrà dignità alle Camere mortuarie di Carpi e nell’edificio delle onoranze funebri comunali? presentata il 15 ottobre scorso e all’ordine del giorno nella seduta del prossimo Consiglio Comunale. Giorgio Verrini di Carpi Futura fa riferimento al sopralluogo effettuato due anni fa dal direttore generale Ausl, Massimo Annichiarico, dal sindaco Alberto Bellelli e dall’assessore Daniela Depietri, concordi sull’urgenza di un intervento.
Nel settembre del 2017 l’Azienda Sanitaria di Modena presentò al Comune di Carpi il progetto di fattibilità tecnica ed economica relativo all’adeguamento delle Camere Ardenti ma, da allora, più nulla. Quando le tre grandi sale furono realizzate la popolazione sfiorava il tetto dei 55mila residenti mentre oggi Carpi ha superato le 70mila unità e il numero delle persone decedute è passato dai 558 del 1977 ai 743 del 2017.
“Il numero delle sale in cui è suddiviso lo spazio delle camere mortuarie – ribadisce Verrini – non risponde alle richieste anche in considerazione delle mutate abitudini sociali per cui sempre meno famiglie provvedono a eseguire al domicilio le preparazioni funerarie”.
Il progetto presentato lo scorso anno prevedeva l’aumento del numero delle camere – passeranno da 6 a 8 – la creazione di un’area ristoro centrale, il rifacimento di pavimenti, intonaci e finiture. L’intervento risolverà anche un problema legato alla salute pubblica con la rimozione dell’amianto dal tetto.
Dopo la bonifica si provvederà poi al rifacimento in laterizi e tegole. Il Comune ha dato l’ok al progetto ma ancora non è stato pubblicato il bando per l’affidamento dei lavori.
“A che punto sono i programmi  dei lavori di ampliamento e messa a norma dell’Obitorio?  Quali e quante risorse sono state programmate?” chiede Verrini a cui dovrà essere data risposta nel corso della seduta del Civico Consesso. Non è la prima interpellanza presentata da Carpi Futura che affrontò il medesimo tema in una precedente, il 6 gennaio 2017. Quella di rendere la struttura più dignitosa e assicurare maggiore privacy a coloro che hanno perduto un proprio caro resta per ora una promessa.  “Noi crediamo che questo sia un servizio importante e che debba restare comunale. A fianco dei privati” conclude Carpi Futura.
Sara Gelli

 

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