Mamme, no panic!

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“Le mamme sono eroiche”, sorride il pediatra Enrico Quattrini, e seppure il ritorno alla loro vita professionale rischi, spesso, di configurarsi come un momento critico, molto si può fare affinché fili tutto liscio, “trovando il giusto equilibrio tra realizzazione personale e responsabilità genitoriale”.
Dottore, molte mamme quando rientrano al lavoro sviluppano un forte senso di colpa legato all’affidare i figli al nido. Perché?
“Uno dei problemi più frequenti tra le mamme che rientrano nel mondo del lavoro è il senso di colpa legato al non poter garantire ai figli una presenza continua. Le donne si sentono spesso divise tra realizzazione personale e responsabilità genitoriale. Molte di loro pensano di essere pessime madri perché costrette ad abbandonare i propri figli. Un pensiero del tutto distorto sul quale si può lavorare. Queste mamme dovrebbero essere davvero le ultime a sentirsi inadeguate: eroicamente gestiscono una famiglia, una casa, un marito, un figlio e un lavoro… un carico pressoché inimmaginabile! Per le mamme sapere come funziona e cambia la mente del proprio bambino può rivelarsi estremamente utile per superare il senso di colpa e acquisire le strategie necessarie da mettere in atto per superare i momenti più difficili. Strumenti che possono essere tradotti in una sola parola: anticipazione. Inoltre, ricordiamoci che mandare i bimbi al nido è un’esperienza estremamente positiva per loro, poiché li aiuta ad andare, a correre, verso il mondo, a interagire con altri, siano questi piccolo o adulti. Un modo per uscire da quel guscio protettivo che è la famiglia, uno strumento prezioso dunque per la loro crescita psicologica”.
Quali accorgimenti è utile adottare per preparare il bambino all’inserimento a scuola e rendere questo passaggio il più indolore possibile?
“Nel momento in cui iniziamo a prepararli per questo fondamentale passaggio  della loro vita dobbiamo immaginare che siano già grandi, parlando loro tantissimo, spiegando in cosa consisterà questa nuova e straordinaria avventura. Può poi rivelarsi utile far fare loro esperienza concreta dell’ambiente in cui andranno, visitando la struttura in anticipo ad esempio e creando una routine identica a quella che vivranno quando inizieranno a frequentare il nido o la materna. Il nostro territorio poi può vantare i nidi migliori al mondo e questo costituisce senza dubbio un vantaggio straordinario nonché una garanzia di assoluta qualità”.
Esiste qualche trucco per gestire gli sbalzi d’umore del bambino o le sue reazioni avverse come pianti e silenzi?
“Il trucco, il segreto, è far sentire amati i piccoli anche se il tempo che dedichiamo loro è minore. Abbracciarli è fondamentale! L’abbraccio produce un ormone, l’ossitocina, capace di creare un legame indissolubile. Basti pensare che sin dalla nascita il neonato viene appoggiato, pelle a pelle, sul corpo della sua mamma proprio per far scoccare un profondo attaccamento. E’ quindi importante inventarsi ogni modo e ogni occasione possibili per poter abbracciare e stringere i propri bambini anche una volta cresciuti”.
Sempre più impegnate, alle mamme lavoratrici resta poco tempo da trascorrere coi propri figli: come può essere trasformato in un tempo di qualità?
“Oggi esistono molti ladri di tempo che compromettono l’interazione col proprio bimbo: dalla Tv al tablet, al cellulare. Il tempo che abbiamo a disposizione è sempre poco e quindi, quando siamo coi nostri figli, dobbiamo essere lì, per loro, al cento per cento. I bambini hanno bisogno di mangiare, respirare e giocare, se li piazziamo sistematicamente davanti a uno schermo non si potranno dedicare al gioco e la mancanza di questa attività può compromettere e ridurre il loro sviluppo psichico. Nel gioco, infatti, il bimbo impara a essere creativo, a interagire con gli altri, facendo esperienza. In una dimensione protetta e sicura, quella ludica appunto, il bambino sperimenta le situazioni che poi vivrà nella vita. Il gioco è una sorta di simulatore dove, provando e riprovando, il bambino acquisirà sicurezza e sarà pronto a correre incontro al mondo che lo aspetta, sempre sotto lo sguardo vigile e amorevole dei propri genitori”.
Il dottor Enrico Quattrini terrà, giovedì 11 ottobre, dalle 10 alle 12, in via Zappiano 1/G, un incontro dal tema Mamme e Lavoro, il secondo degli appuntamenti di Metacarpi, progetto di crescita e formazione promosso da P&B servizi di Po & Bergamaschi. La partecipazione è gratuita previa prenotazione allo 059.645389 o inviando una mail a info@metacarpi.it.
Jessica Bianchi

 

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