Riccardo Tirelli tra gli uomini di ferro dell’Ironman di Cervia

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C'era anche un carpigiano tra i 2.700 atleti, provenienti da tutto il mondo, che sabato 22 e domenica 23 settembre hanno partecipato alla seconda edizione della competizione di triathlon più ardua del mondo: l'Ironman di Cervia. Lui si chiama Riccardo Tirelli, 34 anni, di professione tecnico di radiologia, da tempo coltiva la passione per la corsa.  
Da quando nel 2016 ha iniziato a partecipare a gare di triathlon insieme ad amici sportivi, e con il supporto del suo allenatore Stefano Carbonieri, quella dell'Ironman è stata indubbiamente l'impresa più difficile in cui si è cimentato, ma anche quella più ricca di soddisfazioni.
3,86 km di nuoto, 180,260 in bicicletta e 42,195 km di corsa. Sono questi i numeri con cui si sono misurati triatleti professionisti e dilettanti rappresentanti di oltre 60 diverse nazionalità.
Per i professionisti in gara in palio c'era la qualificazione all'edizione 2019 della World Championship che si svolgerà a Kona, Hawaii, ma anche per gli sportivi amatoriali la posta in gioco era alta: arrivare alla fine di un percorso lungo e faticoso, ed essere decretati ufficialmente degli Ironman.
Riccardo Tirelli si è dichiarato contento dei risultati ottenuti: 1 h nel nuoto, 5'45” nella prima transizione, 5h 37' in bici, 3'42” nella seconda transizione e 4h 23' nella maratona.
“Per essere la prima volta che partecipavo a questa manifestazione sono felice di ciò che ho raggiunto, e di essere arrivato fino alla fine. Immaginavo fosse duro, ma non così tanto. Tenendo conto che sulla sola maratona ho un personale di tre ore, potete immaginare quanta differenza ci sia tra correre solo una maratona e correre una maratona alla fine di un triathlon!”
Alla soddisfazione per aver tagliato il traguardo finale, si aggiunge anche l'emozione per aver gareggiato insieme a campioni del calibro di Alex Zanardi, che proprio all'Ironman ha conquistato il record del mondo nella categoria disabili e si è classificato quinto assoluto, sbaragliando quindi circa tre migliaia di rivali normodotati.
“Zanardi è un campione di sport e umanità. Un esempio di coraggio e perseveranza. Eravamo nello stesso cancello di partenza – racconta Riccardo – ed è stato pazzesco ritrovarmelo accanto. Ha una parola d'incoraggiamento per tutti, e sempre il sorriso sulle labbra. E’ unico”.
Quali sono le prossime sfide sportive in cui ti metterai in gioco?
Insieme al gruppo sportivo con cui mi alleno parteciperò al Campionato Italiano di Triathlon Sprint che è in programma il 29 e il 30 settembre a Lignano Sabbiadoro, dove ci sarà anche la staffetta 2+2. In seguito continuerò ad allenarmi per pianificare poi il calendario di competizioni a cui partecipare nel 2019. La mia inclinazione sportiva per eccellenza è la corsa, e la stagione invernale è l'occasione per dedicarmi anche alla trail running in montagna.
Ma ciò che amo dello sport è anche lo stare in gruppo, e lo spirito di condivisione che si innesca anche nelle discipline individuali. L'incredibile potere aggregativo che più di ogni altra cosa lo sport è capace di creare rende possibile anche l'impossibile”.
Chiara Sorrentino

 

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