Ponti sicuri in provincia di Modena ma servono 18 milioni di euro per lavori strutturali

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I ponti di competenza della Provincia di Modena, in tutto 183 situati lungo la rete di oltre mille chilometri di strade provinciali, sono costantemente monitorati e non presentano aspetti di particolare criticità a livello statico.
Ma proprio questo costante monitoraggio, da parte dei tecnici del servizio provinciale Viabilità, ha evidenziato, in questi ultimi anni, la necessità di avviare un piano di intervento, individuato da tempo, su una serie di manufatti che, per tipologia ed epoca di costruzione, necessitano di manutenzioni straordinarie alle strutture, allo scopo di "prolungarne la vita" nei prossimi decenni.
L'elenco è stato inoltrato in questi giorni al Governo, in risposta alla richiesta del Ministero delle Infrastrutture sulla situazione delle infrastrutture, inviata a tutti i gestori di ponti, tra cui spiccano le Province, a seguito del crollo del ponte Morandi a Genova.

Il piano della Provincia comprende un elenco di interventi su 30 ponti (il ponte Tiepido sulla sp 16 a Castelnuovo Rangone, il ponte Scoltenna sulla sp 4 Fondovalle Panaro, il ponte Saburano sulla sp 27 della Docciola a Montese, il ponte Leo sulla sp 324 a Fanano, il ponte di Castelvetro sul Guerro sulla sp 17, il ponte di Villalunga sulla sp 467 a Sassuolo, il ponte Fosso Lezza sulla sp 324 a Riolunato, il Ponte di Concordia sulla sp 8, il Ponte di Casa dell'Aglio sulla sp 28 a Lama Mocogno, il ponte in località "Il Pontaccio" sulla sp 324 a Frassinoro, il ponte Rosa sulla sp 569 a Maranello, il ponte sul Canale Acque Basse modenesi sulla sp 413 Romana nord a Carpi, il ponte torrente Nizzola sulla sp 623 a San Donnino di Modena, il ponte sul Cavo Lama sulla sp 8 tra Novi e Concordia, il ponte Torrente Grizzaga sulla sp 623 a Modena, il nuovo ponte di Navicello sulla sp 255 a Nonantola, il ponte di Camposanto sulla sp 568 a Camposanto, il ponte di Navicello sulla sp 255 vecchio tracciato tra Modena a Nonantola, il ponte di Gombola sulla sp 23 a Polinago, il ponte Samone sulla sp 26 a Pavullo, il ponte Pioppa sulla sp 11 a San Possidonio, il ponte di Casa Poggioli sulla sp 23 a Prignano, il ponte Rio del Prete, il ponte Rio Teggia e il ponte Rio degli Ontani sulla sp 40 a Lama Mocogno, il ponte Fosso Macchiarelli sulla sp 34 a Maserno di Montese, il ponte sul Canale Acque Basse sulla sp 8 a Novi, il ponte sulla ferrovia Bologna-Verona lungo la sp 468 di Correggio a San Felice sul Panaro, il nuovo ponte alto sulla sp 413 a Modena, il ponte Muratori sulla sp 569 tra Vignola e Savignano sul Panaro. San Pancrazio e il ponte Muratori sulla sp 569 a Vignola) con una spesa di oltre 18 milioni di euro che attualmente la Provincia è in grado di finanziare solo in minima parte.

“Se il Governo – ha sottolineato il presidente della Provincia, Gian Carlo Muzzarelli –  intende realmente mettere mano a un piano straordinario sui ponti italiani, come sarebbe necessario, noi abbiamo tutte le conoscenze e le capacità progettuali per realizzare gli interventi necessari sul nostro territorio. Mancano però le risorse, visto che da alcuni anni dobbiamo versare allo Stato quasi 30 milioni  di euro all'anno provenienti dalle imposte provinciali versate all'ente dai contribuenti modenesi. Basterebbe lasciare parte di questi fondi nella disponibilità della Provincia  per realizzare tutti gli interventi necessari”.

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