Prati, sentieri e boschi: svelato il Parco della Cappuccina

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Si estenderà dal Parco della Resistenza sino alla tangenziale Bruno Losi, su un’area di circa 120mila metri quadrati. 12 ettari di verde, tra prati e fasce boscate, il Parco della Cappuccina “entro la fine del mandato, vedrà la luce”, parola dell’assessore all’ambiente, Simone Tosi.
Dopo l’approvazione unanime del progetto di fattibilità tecnica ed economica da parte del Consiglio Comunale, l’iter burocratico si presenta snello: “dopo 60 giorni dal deposito del progetto preliminare durante i quali è possibile presentare eventuali osservazioni e indicazioni,  si tornerà in Consiglio per la presentazione del progetto esecutivo-definitivo e, infine, si attiveranno le procedure per l’esproprio di circa 47mila metri quadri di aree private”. Alla volontà si affianca anche la copertura economica poiché, sottolinea Tosi, gli oneri che serviranno per l’esproprio e quelli per la realizzazione del parco (ndr –  850mila euro) sono già stati inseriti nel Bilancio 2019.
Abbiamo intenzione di avviare un percorso di partecipazione e condivisione del progetto con la città, le associazioni ambientaliste e, soprattutto, ci sforzeremo di coinvolgere le scuole, perché i bimbi di oggi saranno i fruitori di domani di questa oasi verde urbana”. Dimenticate i parchi cittadini a cui siete abituati, nel nuovo grande parco, non ci saranno giostrine, dal momento che il “vincolo di rispetto della fascia cimiteriale impedisce la creazione di opere strutturali”, spiega Simone Tosi. L’idea è quella di “mettere a disposizione dei grandi prati dove vedere la gente giocare e le famiglie fare picnic e trascorrere del tempo all’aria aperta in libertà”. Prati e sentieri alternati a boschi, peraltro già presenti sull’area i quali “saranno totalmente preservati per la loro preziosa funzione di riequilibro ambientale. All’interno di questi boschi vi sono già dei sentieri naturali, praticabili in bicicletta o a piedi e il nostro intervento anche dal punto di vista della manutenzione sarà minimo: niente cemento né illuminazione”. Il Parco della Cappuccina sarà il fratello minore, seppur di poco, del suggestivo ed elegante parco di Correggio realizzato oltre vent’anni fa: coi suoi 180mila metri quadri, regala passeggiate o pedalate per circa 5 chilometri complessivi ed è in grado di offrire punti di vista sempre differenti. Un’idea da rubare all’oasi urbana correggese è senza dubbio Senti chi parla: alcune piante sono state dotate di una targhetta riportante un QR code. Basta inquadrarlo col proprio telefono per far “parlare” gli alberi in modo semplice e piacevole coi bambini e offrire agli adulti informazioni più complesse. Una sorta di carta di identità con tanto di nome scientifico, curiosità, caratteristiche botaniche e una dettagliata descrizione delle dimensioni della pianta e delle caratteristiche di foglie, fiori e frutti. Una scheda che potrebbe riportare anche lo stato di salute delle piante. Carpi ha bisogno di aree con prati fioriti dove gli uccelli possono trovare cibo, con cespugli nei quali la fauna possa trovare rifugio: zone capaci di regalare ombra, ossigeno e bellezza e che non presuppongano una manutenzione continua e onerosa da parte del Comune, nelle quali le associazioni ambientaliste che impreziosiscono il nostro territorio potrebbero dare una mano. Un’Amministrazione che vuole investire sul verde non può poi lasciarsi sfuggire l’opportunità rappresentata dal parco creato a Santa Croce dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi.
Un giardino incantato che, come auspica anche l’assessore Tosi, “dovrebbe essere aperto alla fruizione dei cittadini. Noi siamo disponibili a sederci intorno a un tavolo insieme al nuovo presidente per avviare un progetto condiviso in favore della collettività”.
Il lavoro da fare per rendere la nostra città davvero green è ancora tanto. Il Parco della Cappuccina rappresenta un tassello di un disegno ben più complesso che passa anche attraverso un sistema ciclabile sicuro e completo e il consumo zero del territorio. Ben venga dunque, seppure con ritardo, la realizzazione di questo parco. I prossimi mesi ci diranno se siamo di fronte all’ennesima promessa elettorale o a una realtà.
Jessica Bianchi