Per affrontare le 26 miglia (42 km) della Maratona di Londra hanno indossato una pettorina col numero 19, maglietta bianca e pantaloncini rossi in onore di Dorando Pietri, lo storico podista carpigiano che ai Giochi Olimpici di Londra del 1908 arrivò primo ma venne squalificato per essere stato soccorso dai giudici di gara nei suoi ultimi stremati metri di pista.
Sono i podisti amatoriali Andrea Fieni (classe ‘79), Marco Medici (classe ‘77) e Gianfranco Piccione (classe ‘77 dell’Atletica Cibeno) che domenica 22 aprile hanno rappresentato Carpi e, nello specifico, la società sportiva La Patria 1879, alla 38^ edizione della Maratona di Londra, una delle maggiori maratone al mondo quanto a numero di partecipanti (più di 40mila provenienti da ogni parte del mondo), e che rappresenta un grande momento di festa per tutta la città.
“Per gli inglesi Dorando Pietri è un mito – ha commentato Andrea Fieni – poiché impersona al meglio il cosiddetto Spirit of London che ogni anno anima la gara, ovvero la grande partecipazione del pubblico che incoraggia, lotta e si emoziona insieme agli atleti. L’immagine di Dorando Pietri che si rialza barcollante dopo la caduta e che alla fine taglia il traguardo è il simbolo del coraggio e della tenacia, della fragilità umana e, al tempo stesso, della forza. E coloro che lo hanno aiutato ben incarnano l’empatia che si crea qui a Londra di fronte a questo evento sportivo. Alla fine della gara eravamo letteralmente storditi dalle urla di gioia e incitamento della folla assiepata lungo il percorso che gridava Go Nineteen, ovvero Forza numeri 19”.
La maratona è stata infatti l’occasione per ricordare Dorando Pietri. C’è stato il saluto da parte della Regina Elisabetta II alla coppa vinta da Dorando Pietri 110 anni fa proprio a Londra.
Il leggendario trofeo d’argento è stato portato in trasferta nella capitale inglese da Paola Salati della società La Patria e dal sindaco di Carpi Alberto Bellelli su richiesta degli organizzatori della London Maraton che hanno voluto esporlo in memoria del podista di cui si è parlato anche in uno speciale andato in onda sull’emittente televisiva BBC. Quest’anno la maratona ha poi avuto una starter d’eccezione: la regina Elisabetta in persona, che sabato 21 aprile ha spento 92 candeline, ha dato il via alla gara da un podio speciale allestito nei giardini del Castello di Windsor, di fronte alla Round Tower.
Andrea Fieni che ha concluso la gara con il tempo di 3 ore e 54 minuti (Piccione in 3h 29 50 e Medici in 4h 13 29) ha infine commentato: “ce la siamo voluti godere quest’esperienza senza cercare di fare il nostro miglior tempo bensì assaporando la spettacolarità del percorso e il calore della gente che ci circondava. Da Greenwich a Buckingham Palace, passando per Tower Bridge, la Torre di Londra, il Parlamento, il Big Ben e il London Eye, ci siamo riempiti gli occhi e le orecchie di meraviglia”.
Chiara Sorrentino