Un’azienda in continua crescita, nata nel 1990 e che negli ultimi anni, oltre a essere attiva in Italia, Europa, Nord America, Giappone Cina e Russia, si sta espandendo nei mercati emergenti di Nuova Zelanda e Australia. Un’impresa che conta 20 dipendenti, metà dei quali donne: è questa la bella realtà di Eleonora Amadei, illustre azienda del distretto del tessile-abbigliamento di Carpi nata dall’intraprendenza di Stefano Neri e Irio Amadei, e che proprio della figlia di quest’ultimo – allora bambina e oggi stimata veterinaria carpigiana – porta il nome. I due imprenditori, forti di un’esperienza comune all’interno di un’altra realtà del settore, decisero di creare un brand di abbigliamento femminile che proponesse un total look e uno stile fortemente identificativo. “La particolarità della nostra azienda – spiega Yulkis Rodriguez, coordinatrice delle collezioni – è quella di aver creato un marchio e un prodotto capaci di distinguersi per la spiccata personalità, così come per una continua ricerca delle tendenze e delle novità che porta Eleonora Amadei a rinnovarsi costantemente, pur mantenendo il proprio, inconfondibile segno distintivo”. Ed è proprio la riconoscibilità del brand a costituire la strategia portata avanti con determinazione da Eleonora Amadei negli anni: “per rendere un’azienda competitiva nel mercato di oggi – continua infatti Yulkis – occorre puntare sul proprio marchio, conferendo alla propria collezione un’impronta sempre unica, portando alta la bandiera del Made in Italy e i valori sviluppati nel tempo nel Distretto dell’abbigliamento di Carpi”. Un settore, quello tessile, che secondo la stilista ha ancora davanti a sé un futuro importante: “il Distretto ha grandi prospettive, soprattutto se le piccole aziende dell’abbigliamento continueranno sulla strada avviata, comprendendo come la collaborazione sia vincente. Facendo massa critica e spendendo le proprie forze in favore di un progetto comune, diventa possibile promuovere più efficacemente sia i singoli brand che tutto il comparto. Moda Makers ne è, da questo punto di vista, la prova: un progetto in cui si cresce insieme, con tanta voglia di fare per guadagnare fette di mercato e diffondere il saper fare accumulato nei decenni in questo territorio”. Uno scenario, quello delineato da Yulkis Rodriguez, che lascia ben sperare: “le nostre prospettive di crescita per il futuro sono tante. Puntiamo ad aprirci nuovi orizzonti nel mercato mondiale, crescendo sempre di più all’estero senza però abbandonare il mercato italiano”.
Marcello Marchesini