Vi spiego come ho salvato mio figlio

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A volte non si pensa al pericolo che si corre finché non lo si prova sulla propria pelle e Rosicler Ramirez lo può testimoniare da quando, nel 2016, il suo piccolo Elias, di appena 2 anni, rischiò di morire soffocato dopo aver ingerito un pezzo di würstel: si salvò solo grazie all’intervento tempestivo della madre.
Un episodio traumatico che si è risolto per il meglio. Ma non si può parlare di fortuna: se Elias è ancora vivo, lo si deve alle manovre di disostruzione pediatrica che Rosicler ha appreso tramite un corso e che adesso vuole trasmettere ad altri.
Per questo motivo ha già organizzato una lezione gratuita sulle manovre di disostruzione pediatrica in collaborazione con la Croce Rossa di Carpi e ne terrà un’altra lunedì 4 dicembre, dalle 20,30, presso ArteVita, l’associazione in via Carlo Marx 130/c, nata a settembre da un’idea di Rosicler e della sua amica Serena Garuti. “Prevenzione e sicurezza non sono mai abbastanza quando si tratta di bambini. Il nostro obiettivo – afferma la Ramirez – è di organizzare corsi a cadenza regolare, almeno una volta al mese e richiamare più persone possibili. Non sole mamme e papà, ma anche nonni, baby-sitter, insegnanti e in generale ogni persona che per lavoro o altro stia spesso insieme ai bambini. Inoltre le tecniche di disostruzione delle vie aeree sono un salvavita anche per gli adulti. Cambia la modalità d’intervento ma l’effetto è esattamente lo stesso: far espellere il corpo estraneo, sia esso cibo o un piccolo oggetto, responsabile dell’ostruzione. E’ la famosa Manovra di Heimlich applicata diversamente a seconda che si tratti di un neonato, un bambino o un adulto”.
Tra gli scopi del corso c’è anche quello di sensibilizzare i neo genitori sulle regole che possono prevenire la SIDS, la cosiddetta sindrome della morte in culla, tra le principali cause di mortalità neonatale nei Paesi industrializzati. Le norme di sicurezza sono molto importanti ma non sono ovviamente l’unico aspetto su cui si basa la crescita di un figlio e il rapporto coi genitori. “Lo scopo dell’associazione ArteVita, nata a fine settembre, è quello di contribuire al benessere dei bambini e di tutta la famiglia, creando corsi e momenti di condivisione genitori-figli, prima e dopo la nascita, con attività specifiche per ogni età: dai corsi di yoga in gravidanza, a quelli di marsupio dance per neonati, o ancora di danza e thai fit per bambini più grandi”.
Tutte discipline dall’aspetto olistico che sono, tra l’altro, molto di tendenza negli ultimi anni.
“Sì, l’approccio è proprio quello olistico. Le nostre attività ludiche e ricreative vorrebbero favorire l’equilibrio e il benessere psico-fisico, permettere la creazione di uno spazio di relax e divertimento per sé e per i propri figli, al di fuori degli stressanti impegni quotidiani”.
Però nel caso di salute e prevenzione vi affidate alla Croce Rossa e a operatori sanitari qualificati, vero?
“Esatto. Ciò che mi preme sottolineare è proprio l’imprescindibile riferimento alla scienza medica quando si tratta di salute. ArteVita vuole promuovere uno stile di vita naturale che assecondi i propri ritmi biologici per vivere più sereni e in armonia, ma vuole anche trasmettere un messaggio preciso:  quando si tratta di salute è fondamentale affidarsi a medici e operatori sanitari, gli unici che dimostrano ogni giorno, concretamente, di curare e salvare vite.
A tal proposito, oltre al corso di disostruzione pediatrica, organizzeremo a breve anche una serata sul primo soccorso pediatrico, sempre grazie al prezioso supporto degli esperti di soccorso della Croce Rossa. Tutti questi corsi, a differenza degli altri, sono e saranno sempre gratuiti, proprio per incentivare le persone a partecipare considerata l’importanza delle tematiche trattate”.
Chiara Sorrentino

 

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