L’imprenditore Simone Sidoti è agli arresti domiciliari

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Da ieri l’imprenditore carpigiano Simone Sidoti è agli arresti domiciliari per truffa, falsità ideologica e associazione a delinquere dedita all'introduzione e al commercio in Italia di prodotti petroliferi in evasione d'imposta. Cinque ordinanze di custodia cautelare e tre obblighi di dimora, oltre al sequestro preventivo di beni mobili e immobili, finalizzato alla confisca diretta, per oltre un milione di euro. E' il risultato di un'indagine della Guardia di finanza di Pistoia che ha consentito di individuare un'associazione a delinquere dedita all'introduzione e commercio in Italia di prodotti petroliferi in evasione d'imposta. Le indagini sono partite del sequestro di un'autobotte proveniente dalla Germania che trasportava prodotto petrolifero per autotrazione, illecitamente introdotto attraverso l'utilizzo di falsa documentazione fiscale. Le misure cautelari disposte dal gip di Pistoia Patrizia Martucci su richiesta del pm pistoiese Claudio Curreli, hanno portato agli arresti domiciliari due indagati domiciliati a Pescia, uno a Montecatini Terme, uno a San Casciano Val di Pesa e uno a Carpi, Sidoti appunto. Obbligo di dimora nel comune di residenza nei confronti di indagati residenti a Pistoia, Capannori e Lodi. Sequestrate anche due autobotti e due cisterne di proprietà di una società pistoiese coinvolta nella presunta truffa. Complessivamente le fiamme gialle hanno denunciato 11 persone per le ipotesi di reato di associazione a delinquere finalizzata alla sottrazione all'accertamento e al pagamento dell'accisa sui prodotti energetici, alla violazione della normativa in materia di trasporto di prodotti soggetti ad accisa, al falso in atto pubblico, alla truffa ai danni dell'amministrazione finanziaria e all'emissione di fatture per operazioni inesistenti.

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