L’idea di un Hospice all’interno dell’ex Ospedale di Concordia viene da lontano

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L’idea di realizzare un Hospice all’interno dell’ex Ospedale di Concordia viene da molto lontano. Il 29 settembre del 2000, la Giunta regionale, all’interno del Piano sanitario regionale 1999 – 2001 e, in particolare, del Programma La rete delle cure palliative, deliberava – a fronte di un “finanziamento nazionale assegnato alla Regione Emilia Romagna per gli anni 1998-’99 di 21 miliardi e 344 milioni di lire per le strutture delle cure palliative” – di presentare “al Ministero della Sanità i progetti preliminari per la realizzazione di strutture residenziali (hospice)”. Progetti che, una volta ritenuti “congrui” dal Ministero, avrebbero poi potuto usufruire “dell’erogazione delle risorse finanziarie”. Finanziamenti “da ritenere fruibili solo da parte di strutture pubbliche”, si legge nel documento della Giunta regionale, la quale considerava “opportuno destinare in ambito provinciale prioritariamente i finanziamenti ad adeguamenti, riconversioni o completamenti di strutture di proprietà delle aziende sanitarie locali o di quelle ospedaliere”. Tra le strutture residenziali (Hospice) previste dai Piani Attuativi per la provincia di Modena vi era anche “l’ex ospedale di Concordia”, dove sarebbero dovuti essere realizzati “12 posti letto”. Una ristrutturazione alla quale sarebbero stati destinati “prioritariamente” 1 miliardo e 530 milioni di lire. Poi, inspiegabilmente, non se ne fece più nulla. Che la costruzione dell’Ospedale Civile di Baggiovara – la cui variante finale è stata redatta nel corso degli anni 2002 e 2003, mentre la struttura venne inaugurata il 2 giugno 2005 – abbia inghiottito ogni risorsa a disposizione?
Jessica Bianchi

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