“Botti di Capodanno: vietarli è controproducente”

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Come ogni anno si riaccende la polemica sui botti di Capodanno, con i vari schieramenti pro e contro che si rianimano, per poi tornare in silenzio appena si concludono le festività.
Sono sempre più numerosi i comuni che prendono provvedimenti per vietare o limitare la tradizionale usanza di petardi e giochi pirotecnici nella notte di San Silvestro, al fine di garantire la sicurezza urbana, e contrastare i potenziali rischi derivanti dall'uso, non corretto, degli articoli pirotecnici.
Anche quest'anno il Comune di Modena e quello di Carpi hanno emesso un'ordinanza in cui viene sancito il divieto di far esplodere petardi o fuochi d’artificio di qualunque genere in tutte le aree pubbliche, anche nel corso delle manifestazioni regolarmente autorizzate o in altri casi di assembramento spontaneo, tra le ore 00 del 31 dicembre 2016 e le ore 24 del 01 gennaio 2017, consentendone invece l'uso nelle aree private, a patto che non producano conseguenze di qualsiasi genere o natura, in grado di ripercuotersi sugli spazi pubblici. E’ stato però aggiunto un articolo che sottolinea gli obblighi dei proprietari di animali d'affezione, che dovranno vigilare e attivarsi affinché il disagio determinato dagli scoppi non porti gli animali alla fuga esponendoli al rischio di smarrimento e/o investimento, così come l'obbligo in capo a chi esercita la potestà genitoriale di vigilare sul corretto uso dei dispositivi da parte dei minori nelle aree private.
“Il punto è proprio questo: il senso di responsabilità delle persone – ha precisato Marco Morselli, del negozio Pyro Shop di Sorbara di Bomporto – è impossibile, se non a parole, far rispettare uno stop ai botti in tutti gli spazi pubblici delle città. L'unico metodo realmente efficace è fare appello al rispetto altrui, alla sensibilità verso quelle persone che hanno paura dei botti, senza dimenticarci degli animali domestici. Controllare i nostri bambini affinché non raccolgano botti inesplosi e abbandonati per strada, e i nostri animali domestici affinché non fuggano impauriti dal rumore dei botti creando disordini per la circolazione, rientrano a mio parere in quell'insieme di norme fondamentali a cui dobbiamo prestare il massimo riguardo in tutti gli aspetti della vita. Non è la repressione a dover essere il cardine tra il rispetto e il divertimento, ma il buon senso e la civiltà.
Inoltre, negli ultimi anni, in conseguenza di questi divieti, si sta accentuando il fenomeno delle vendite di botti illegali, enormemente più pericolosi di quelli legali. Si tratta di manufatti realizzati artigianalmente in scantinati e soffitte, ovviamente non omologati e non conformi alle stringenti normative europee alle quali sono sottoposti gli artifici legali. Sono proprio questi prodotti illegali ad aver provocato la quasi totalità dei ferimenti di cui abbiamo avuto notizie a livello nazionale da quotidiani e telegiornali. Prima che venditori ci riteniamo informatori in questo settore, e come tali reputiamo fondamentale non penalizzare il mercato della distribuzione legale per garantire che gli articoli pirotecnici vengano acquistati da chi possa certificarne la sicurezza, e fornire le adeguate indicazioni sul loro corretto e consapevole uso. Le restrizioni eccessive sono controproducenti: innescano fenomeni di ribellione, e spalancano le porte alle scorciatoie illegali, che, come detto sopra, possono essere molto pericolose. Infine, ci tenevo anche a mettere in guardia dagli articoli, spesso fuorvianti, che circolano sui media e social network. Con i loro titoli sensazionalistici e allarmistici confondono le persone, e le inducono a credere a informazioni non del tutto corrette. Invito pertanto ad approfondire sempre ciò che si legge sui media e in rete, e a non fermarsi alle prime righe. Anche questo fa parte del senso di responsabilità nei confronti di se stessi e degli altri”.
Chiara Sorrentino    

 

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