Aikido Carpi: i nostri primi 35 anni di storia

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La Scuola di Arti Marziali e Discipline Orientali Aikido Carpi a.s.d. è diventata grande. Nata 35 anni fa, grazie all’entusiasmo e all’intraprendenza del maestro Lisco, la scuola di via Ramazzini a Cibeno, è una perla preziosa. “All’inizio degli Anni Ottanta abbiamo portato per primi in città discipline come il Reiki, lo Shiatsu, lo Yoga… valorizzando l’importanza di una visione olistica della vita per raggiungere benessere ed equilibrio psico-fisico”. Nata nel 1981, per offrire l’opportunità di conoscere la nobile arte dell’Aikido, la scuola nel corso del tempo è cresciuta, proponendo anche altre discipline: dal Kendo al Taekwondo, passando per lo Iaido, il Kyudo, lo Shaolin Kung Fu, il Tai Ji Quan, il Qi Gong e il Daito. E, per dare un tocco femminile, prosegue Lisco, VII dan, nonché direttore tecnico nazionale del settore Aikido Iwama Ryu della Uisp, “abbiamo introdotto anche un corso di danza egiziana: un connubio straordinario di tecnica, musica e femminilità con oltre duemila anni di storia alle spalle”.  Umiltà, competenza e passione, unitamente a una grande disciplina, fanno di Lisco un maestro temuto ma amato. “In tutti questi anni – sorride Lisco – abbiamo formato bambini e ragazzi; oltre cento cinture nere e una dozzina di insegnanti che, a loro volta, hanno portato la bellezza dell’Aikido in giro per la provincia e oltre. Oggi i miei primi allievi stanno portando sui nostri tatami i loro figli: siamo alla seconda generazione… e non abbiamo alcuna intenzione di fermarci, al contrario. Il prossimo anno spero di poter andare in pensione per dedicare ogni istante alla scuola e all’arte che più amo, l’Aikido. Non ho avuto il privilegio di avere figli: questa scuola è la mia creatura, la amo e vorrei che i miei allievi ne raccogliessero l’eredità dopo di me”.
Nel corso degli anni molte cose sono mutate, a partire dall’indole degli adolescenti, “sempre più indolenti e meno inclini ad accettare le sfide”, ammette il maestro Lisco. “I giovani sono coccolati, protetti, non abituati a confrontarsi col fallimento e questo incide negativamente sulla loro tempra. Le regole, la disciplina, il rispetto, il silenzio… sono sacri sul tatami. Io abbaio, i miei allievi, soprattutto i più piccoli, mi considerano cattivo ma poi, alla fine, mi adorano, perché comprendono che esigo rispetto ma so concederlo. I ragazzini apprezzano regole e chiarezza: mi fa male vedere giovani che mollano solo perché non hanno la costanza di tener duro per ottenere buoni risultati. Per fare proprie la bellezza, l’armonia e la potenza dell’Aikido, e delle arti marziali in generale, il tempo è una componente fondamentale”. Arti che nulla hanno a che fare con l’aggressività e la violenza: “noi ci reputiamo guerrieri – ammette Lisco – ovvero persone che, pur potendo dominare l’altro con una presa soltanto, di fronte a un’offesa sanno girarsi dall’altra parte e andarsene. L’autocontrollo è fondamentale. Le arti marziali aiutano a sviluppare un fisico elastico, una coordinazione importante e, ancora, insegnano a respirare e a dominare la paura che alberga in ciascuno di noi. Tra le pareti della nostra scuola vi è un tasso di infortunio pari a zero: non fare del male a nessuno è un imperativo. Si può dominare l’altro senza fargli alcun male. Il rispetto è alla base di ogni gesto, ogni presa… Tra noi non esistono distinzioni di peso, sesso o età… lavoriamo tutti insieme, perché ciò che ci anima è l’amore per la disciplina e la sacralità dell’avversario”. La scuola, negli anni, ha poi intrecciato rapporti strettissimi con Cina e Giappone: “ogni anno i nostri ragazzi hanno la possibilità di volare verso questi due Paesi per allenarsi insieme a maestri straordinari, vivendo a stretto contatto con loro e coi valori delle arti marziali. Sperimentando così, sulla propria pelle la disciplina e la sobrietà della vita marziale”.
Quest’anno una decina di allievi di Shaolin Kung Fu (dichiarato patrimonio culturale dell’Umanità dall’Unesco nel 2010, poiché considerato la massima espressione delle arti marziali) sono andati in Cina ad allenarsi con i monaci guerrieri del Tempio di Shaolin, mentre altri dieci, frequentanti il corso del Daito Ryu Aikijujutsu, si sono recati in Giappone, dal caposcuola Kondo Katsuyuki Sensei, tornando a casa con un prestigioso premio poiché risultati i migliori al mondo.
“Il Maestro Kondo – prosegue Lisco – è l’unico ad aver ricevuto la licenza di trasmissione totale dal Clan Takeda, una delle più famose e conosciute dinastie di samurai del Medioevo giapponese. La nostra piccola scuola è la succursale diretta dell’Hombu Dojo del Daito Ryu Aikijujutsu di Tokyo e tra noi possiamo vantare anche la presenza di Alex Muracchini, insegnante III Dan, grado più alto al di fuori dei confini del Giappone”.
Per festeggiare questi primi 35 anni di attività, la storica scuola carpigiana organizza un’imperdibile manifestazione  domenica 6 novembre, al Palazzetto della Scuola Media Margherita Hack di Cibeno. A partire dalle 18, si susseguiranno le esibizioni dei maestri delle varie discipline e, conclude Lisco, “avremo il privilegio di avere tra noi il monaco Shaolin Shi Yan Hui, unico rappresentante ufficiale del Tempio in Italia, che incanterà gli spettatori con le sue performance e terrà seminari di Qi Gong e Kung Fu. Siete tutti invitati”.
Jessica Bianchi

 

 

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