Nessuna certezza per i lavoratori

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Mette i lucchetti alle sue due aziende di stiro e imbusto Arb2 e Coan sulla strada Statale Romana 413, e lascia senza lavoro i suoi 85 dipendenti. Un’amara sorpresa per i lavoratori che, da un giorno all’altro, si sono ritrovati senza un’occupazione e senza alcuna certezza circa il proprio futuro.  “Arb2 e Coan da mesi versavano in difficoltà, il titolare lamentava l’assenza di lavoro e per questo motivo era ricorso alla cassa integrazione tra l’altro esercitata in maniera scorretta – sottolinea Sergio Greco della Cgil di Carpi – ovvero utilizzando sempre le stesse persone e lasciando a zero ore un congruo numero fisso di lavoratori. Nulla però faceva presagire quanto è accaduto dopo: la chiusura improvvisa dei due stabilimenti senza che nessun lavoratore, o quasi, fosse stato avvertito”. Sabato 11 e domenica 12 giugno infatti, alcuni dipendenti hanno assistito al “trasferimento di materiali e macchinari, mediante tir e furgoni, in uno stabilimento in via Liguria, 9.  Per evitare le procedure sindacali necessarie per dichiarare un crisi, sulla quale avremmo discusso con tranquillità, – prosegue il sindacalista – l’imprenditore Alessandro Bizzarri ha preferito chiudere direttamente, senza inviare una comunicazione, un preavviso, una lettera…”.
Arb2 e Coan hanno lasciato di fatto senza lavoro, stipendio e Tfr circa 70 dipendenti, non rispettando i criteri di legge previsti ed estromettendo sindacati e maestranze da qualsiasi possibile trattativa. Il loro futuro ha tinte fosche poiché, come ribadisce Sergio Greco “non essendo stati formalmente licenziati non possiamo nemmeno chiedere la disoccupazione. Come se ciò non bastasse non abbiamo certezze che l’azienda abbia realmente presentato in tribunale i libri per formalizzare istanza di fallimento.
La situazione è in pieno stallo ma restiamo vigili e attenti”. Il presidio dei lavoratori intanto prosegue davanti ai cancelli della neonata Breros, in via Liguria, dove, sostengono i sindacalisti della Cgil, “ci sono fondati sospetti siano state trasferite le attrezzature di Arb2 e Coan”.  Il sindacato non molla: “non lasceremo nulla di intentato. Al momento i dipendenti hanno sporto denuncia presso la Guardia di Finanza di Carpi affinché si possa smascherare il traffico di merci e macchinari a cui hanno assistito. Per quanto riguarda la tutela dei lavoratori invece, oltre a chiedere un incontro alla proprietà e alla Lapam, in quanto associazione di riferimento, cercheremo di dimostrare che la nuova azienda è una prosecuzione della vecchia per far così reintegrare i lavoratori secondo i criteri previsti dalla legge”.
Malgrado il titolare di Breros, “Eros Pellicciari neghi che in Breros si stia lavorando su merci e con macchinari di Coan e Arb 2, noi ci domandiamo come mai nella nuova impresa  siano state assorbite una quindicina di lavoratori precedentemente in forza alle due chiuse, compreso il capo del personale. E, ancora, ci chiediamo come sia possibile che i migliori clienti di Bizzarri siano stati ora presi in carico da Pellicciari. Combinazioni? Forse… ma di certo queste coincidenze ci fanno insospettire. Se avremo torto – conclude Greco – ne daremo conto, nel frattempo esigiamo chiarezza per le settanta persone rimaste senza occupazione. Non siamo disposti ad accettare alcuna illegalità e tutta la cittadinanza deve sapere che in questo momento ci sono dei carpigani che stanno facendo del male a Carpi. Al suo tessuto imprenditoriale e sociale”.
Sulla vicenda si sono mobilitati  i parlamentari Pd delle Terre d’Argine Davide Baruffi, Manuela Ghizzoni ed Edoardo Patriarca presentando un’interrogazione al ministro del Lavoro Poletti. “Il sindaco di Carpi, Alberto Bellelli, ha già incontrato i lavoratori anche per fornire un supporto alle famiglie maggiormente in difficoltà noi, al contempo, chiediamo al Governo quali iniziative ritenga di assumere affinché sia ripristinata una condizione di pieno rispetto delle regole e siano tempestivamente tutelati i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori operanti presso le due aziende”. La vicenda approda ora anche in Regione grazie ai consiglieri regionali modenesi del Pd Enrico Campedelli, Giuseppe Boschini, Luca Sabattini e Luciana Serri che hanno presentato, in proposito, un'interrogazione. Dopo i presidi del 14 e del 20 giugno domani giovedì 23 giugno le lavoratrici (due di loro stanno sostenendo attivamente la vertenza nonostante siano in gravidanza), insieme al sindacato Filctem/Cgil, distribuiranno volantini in piazza Martiri durante il mercato cittadino per sensibilizzare cittadinanza e istituzioni sulla loro situazione.

Jessica Bianchi