“Il Braglia sarà il teatro delle nostre partite casalinghe”

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Uno Stefano Bonacini a tutto campo ha animato la conferenza stampa di ieri pomeriggio . Numerosi i quesiti che attendevano risposta e il massimo dirigente biancorosso non ha mancato di toccare gli interrogativi che stanno rendendo turbolenta l’inizio dell’estate ai tifosi carpigiani.
Sulla “questione stadio” il numero uno biancorosso sorprende tutti presentandosi in sala stampa con un fascicolo contenente i costi sostenuti dal Carpi per il mantenimento del Cabassi dal 2009: “in sei anni lo stadio è costato alla società la bellezza di 2,1 milioni di euro ai quali vanno aggiunti i costi di affitto di campi in sintetico che abbiamo dovuto sostenere per l’impraticabilità dell’antistadio. Una cifra che diventerebbe ancor più pesante, vista l’assenza degli introiti della Serie A, se dovessimo aggiungere di tasca nostra i 650mila euro necessari per ottenere un’altra deroga biennale valida per la Serie B”.
“Servono intelligenza e buon senso”, prosegue il numero uno biancorosso, “uniti a una buona dose di responsabilità da parte di chi dice, come l’Amministrazione, di voler riportare il Carpi al Cabassi. A Modena abbiamo un contratto firmato che ci imporrebbe di pagare l’affitto anche in caso di non utilizzo, ragion per cui il 14 giugno comunicherò, salvo passi avanti importanti, che il Braglia sarà il teatro delle nostre partite casalinghe anche nella prossima stagione”.
Dopo aver chiarito il suo punto di vista sulla questione stadio, è la volta di altri due nodi cruciali: i rinnovi di Fabrizio Castori e del ds Giancarlo Romairone. “Romairone è un ragazzo che si è fatto da solo venendo dal niente, proprio come noi – prosegue Bonacini – mentre per Castori siamo ancora lontani dall’accordo, pur sapendo che essendo uno di famiglia non dovrebbero manifestarsi intoppi con quella che consideriamo la nostra prima scelta”.
Le ultime parole del proprietario del Carpi sono infine rivolte al mercato: “i nostri senatori sono tutti blindati da contratti pluriennali per cui chiunque abbia intenzione di strapparceli dovrà trovare la maniera di farci un’offerta irrinunciabile. Abbiamo avuto richieste non solo dall’Italia ed è evidente che, come da tradizione, l’occhio al bilancio sia sempre vigile ma non abbiamo bisogno di vendere. Cercheremo di trattenere ragazzi che hanno espresso la volontà di restare come Filippo Porcari, Marco Crimi, Simone Verdi e Simone Colombi ma non essendo nostri dovremo parlarne con le società detentrici del cartellino senza la minima intenzione di farci prendere per il collo. Completeremo la rosa con giocatori da Carpi, ragazzi affamati con poche pretese e tanta voglia di sudare, lavorare e mettersi a totale disposizione del nostro staff tecnico, che anche per la prossima stagione sarà confermato in blocco”.
Questo il Bonacini pensiero agli albori di un’estate caldissima che potrebbe segnare l’inizio di un nuovo ciclo, augurandosi che sia sullo stesso livello di quel lustro meraviglioso che ha portato il Carpi nell’Olimpo del calcio che conta.
Enrico Bonzanini

 

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