“Volate in alto ma camminate a piedi nudi”

0
755

All’Istituto Vallauri, lo scorso 14 aprile, si è celebrata la Giornata della Moda, un’occasione preziosa per rinsaldare “il forte legame esistente tra la nostra scuola e il tessuto imprenditoriale locale”, ha sottolineato il dirigente Federico Giroldi e, allo stesso tempo, ascoltare la voce di una delle protagoniste indiscusse della moda made in Carpi: la stilista Daniela Dallavalle.
Un momento toccante, prezioso, durante il quale è stata ricordata anche la passione per la moda della giovane studentessa Martina Capitani prematuramente scomparsa al termine dello scorso anno scolastico, dopo una lunga malattia. “Volate in alto e camminate a piedi nudi” è questo l’invito che la poliedrica artista ha lanciato ai ragazzi dell’indirizzo moda. “Approfondite il vostro amore per la moda all’ennesima potenza, date forma ai vostri sogni e costruitevi un futuro. Una carriera. Non datevi limiti. Mai. Siate voi stessi e cercate di dar forma alla vostra unicità. Non soffocate la vostra personalità ma restate umili, ancorati alla terra. Alla realtà delle cose”, sorride Daniela. La moda per la stilista è sinonimo di arte, cultura: “la passione nasce istintivamente in ciascuno di noi, basta cercarla dentro, saperla ascoltare, poi però arriva il tempo delle scelte e con esso la capacità di confrontarsi col passato, con la storia del costume, con il background acquisito tra i banchi di scuola… per poi andare oltre, cercando il proprio stile. Il vostro lascito al mondo”.
Un mondo che, oggi, è sempre più alla ricerca dell’unicità. Dell’originalità. L’invito di Daniela agli studenti è quindi quello di “usare bene il tempo a vostra disposizione. Cogliete tutto ciò che la scuola vi offre. Fate vostra ogni nozione. Ogni strumento. Carpite ogni segreto. La scuola costituisce un’opportunità speciale, un regalo posato sul palmo della vostra mano: sfruttatelo e poi siate capaci di coniugare cultura e immaginazione”.
Ed è la curiosità a dover guidare questi giovani creativi: “dovete provare piacere nello scoprire e svelare il mondo della moda a partire dalla materia. Toccatela, vivetela, cercatene l’essenza. Osservate come reagisce manipolata dalla vostra fantasia. Andate oltre i tessuti, fate come me, sperimentate la carta, il vetro… aprite i vostri orizzonti”. Una conoscenza della materia che va a braccetto con quella del mondo: “viaggiate e non solo col corpo. Nutrite la vostra fame di conoscenza. Confrontatevi con altre culture. Altri stili. Siate curiosi all’infinito. E poi divertitevi, scatenate la vostra fantasia. Date libero sfogo a ciò che sentite”.
Ma l’immaginazione deve poi tradursi in qualcosa di concreto, razionale, “un prodotto capace di avvolgere il corpo, di rispettarlo. Pezzi capaci di conquistare il mercato. L’oggetto d’arte ideato dal creativo deve diventare commercialmente appetibile”.
E, infine, sottolinea Daniela Dallavalle, “ricordate che per avere un’azienda occorre fare continui sacrifici, perciò siate severi con voi stessi, non accontentatevi mai”.
La stilista, lo scorso anno, è stata protagonista accanto ai ragazzi delle attuali VB e VD, del progetto Eco Wedding Project, reso possibile grazie al contributo di Coop Estense: le studentesse hanno realizzato, in chiave moderna e green, abiti da sposa con materiali di riuso esposti poi in una mostra allestita nelle sale di Palazzo Pio. “Creare insieme a voi in questo progetto dal sapore squisitamente ecologico è stato per me un enorme piacere. La materia ha un’anima, non esiste alcuna materia da gettare. Tutto può ritrovare nuova vita. Insieme abbiamo compreso come per realizzare qualcosa di bello ed emozionante basti davvero poco”, ha concluso la stilista.
Tra le ragazze che hanno creato questi splendidi abiti da sposa vi era anche Martina: “era talmente affascinata dal carisma di Daniela Dallavalle – racconta la professoressa Silvana Passarelli – che le ha voluto dedicare l’abito da lei realizzato.
Martina ci ha insegnato molto: ci ha mostrato che non si deve mai mollare. Lei è stata forte, determinata, ha creduto in questo progetto e, vivendo il presente intensamente, è riuscita a raggiungere il suo obiettivo nonostante la malattia. Questo bellissimo abito ne è la testimonianza. Grazie Martina”.
Per serbarne il ricordo, il suo abito da sposa è stato collocato all’interno di una teca di vetro, scoperta alla presenza della famiglia Capitani, ed esposto nei locali della scuola.
Jessica Bianchi