Carpi merita una casa del commiato

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Quel drappo rosso che separa lo spazio della medesima stanza non riesce a trattenere la disperazione per la morte prematura di una giovane donna mentre dall’altra parte sono di tutt’altro tono le condoglianze ai parenti per la morte dell’anziano ottantenne: amici e conoscenti da una parte sono costretti a una promiscuità indecorosa con quelli dall’altra parte nelle camere ardenti di Carpi dove tutti sentono tutto perché non si riesce a garantire l’adeguata riservatezza. Vi sono periodi in cui le quattro stanze dell’ospedale ospitano otto defunti ma non è solo il problema del sovraffollamento a rivelare che le camere ardenti hanno fatto il loro tempo per una città in cui risiedono più di 70mila persone. Ci sono i disagi segnalati da una signora che non potendo accedere con la salma del padre alle camere ardenti dopo l’orario di chiusura alle 18, è stata costretta a trasportare a casa il congiunto per trasferirlo nuovamente il giorno successivo nei locali di via Falloppia. L’aria viziata per la presenza di più persone in un ambiente chiuso in cui si dovrebbe provvedere a un costante ricambio, i drappi e i cuscini polverosi, le sedie di metallo e la scarsa pulizia e sanificazione rendono le camere ardenti ambienti ancor più tristi. I carpigiani, anche da morti, meritano di più, così come coloro che si accingono a salutare un familiare per l’ultima volta.
“La Casa del Commiato è il risultato di anni di esperienza nel settore” spiega Raffaele Bianchini delle Onoranze funebri Concordia in riferimento all’iniziativa privata di costruire a Pieve di Coriano, a Levata di Curtatone e a Mirandola ambienti per accogliere i propri cari e dedicati al cordoglio di parenti e amici.
“Nell’agosto 2013, dando corpo alle esigenze espresse dalla comunità, abbiamo realizzato a Pieve di Coriano  Domus Concordia mettendo a disposizione una serie di ambienti per rendere meno duro e freddo il momento del distacco dal congiunto. Sulla falsariga di Domus Concordia è nata nel giugno 2015 Domus Virgilio per trovare, a Levata di Curtatone, poco lontano dalla città di Mantova, un luogo fatto di tranquillità, silenzio e serenità. Infine nel luglio 2015 è nata Domus Mirandola, una Casa del commiato nel vero senso della parola perché si tratta di una palazzina in stile inglese disposta su tre piani con ambienti comodi e raffinati per rendere meno difficile la permanenza dei famigliari”. Non è previsto un affitto per le Case del Commiato che Onoranze funebri Concordia mette a disposizione dei propri clienti includendo il costo nel servizio offerto: “crediamo sia un forte segnale di un modo nuovo di condivisione del lutto” spiega Bianchini, forte di un riscontro molto positivo da parte dei cittadini. Onoranze Funebri Concordia ha in progetto di realizzare una Casa del Commiato anche a Carpi? “Ci stiamo pensando” risponde Bianchini.
Sara Gelli

 

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