“Mi hanno portato via i ricordi di una vita”

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Il quartiere che comprende via Cuneo continua a essere funestato dalle frequenti “visite” di ladri e malviventi. “L’8 marzo – ci racconta una residente – sono uscita di casa intorno alle 19,30 e, pensando di rientrare velocemente, ho ingenuamente trascurato di inserire l’allarme: una dimenticanza che, purtroppo, non è passata inosservata”. Malgrado la pioggia battente, i ladri si sono introdotti al primo piano della villetta, salendo dal balcone: “hanno forzato gli scuri e la portafinestra e si sono intrufolati in casa. Hanno rovistato ovunque, svuotato cassetti, armadi… e sono riusciti a trovare tutti i preziosi che avevo nascosto in giro. Sono convinta che chi è entrato in casa mia non fosse uno sprovveduto: sul parquet di legno non vi era nemmeno un’impronta malgrado fuori piovesse. Si sono presi del tempo per frugare ovunque, con cautela e prestando la massima attenzione a non lasciare tracce del loro passaggio. Cercavano l’oro e lo hanno trovato. Tutto quanto. I ricordi della mia vita se ne sono andati così, in un attimo, hanno rubato la catenina del battesimo, gli anelli. Con che diritto queste persone si impadroniscono dei ricordi e delle vite di cittadini onesti?”. Ma ad amareggiare ancor di più la signora, che ha preferito l’anonimato, è stata l’indifferenza dei vicini: “mi hanno raccontato di aver sentito scattare l’allarme della villetta accanto intorno alle 20.10. La proprietaria è in vacanza, quindi sono usciti per verificare cosa stesse accadendo. Sul terrazzo hanno trovato delle impronte ma, essendo finestre e porte intonse, sono rientrati senza preoccuparsi per me. Siamo un gruppo di tre case: verificare che non fosse accaduto nulla nemmeno a me, mi pare il minimo e invece nessuno ha suonato il campanello, né mi ha contattata telefonicamente per avvertirmi. E se i ladri sorprendendomi in casa mi avessero colpita, facendomi del male?”. Dopo la denuncia ai Carabinieri, la signora, è ancor più sconsolata: “le Forze dell’Ordine nel nostro Paese hanno le mani legate. Pochi uomini e poche risorse. Il nostro non è più uno stato democratico. In una democrazia, i cittadini che subiscono un furto in casa possono difendersi se colgono il ladro in flagranza di reato. Siamo in balia di una politica miope che non fa i nostri interessi. Servono leggi chiare e certezza della pena. Questo serve”. A servire per sventare reati sono anche occhi e orecchi ben aperti. Così come vicini sensibili e attenti a denunciare ogni movimento sospetto e pronti a contattare le Forze dell’Ordine.

Jessica Bianchi

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