Coppa Italia: Fiorentina ko, Carpi storica qualificazione

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La Fiorentina dice addio a uno dei suoi obiettivi stagionali, la Coppa Italia. Merito del Carpi che al Franchi conquista una storica qualificazione ai quarti. Giocando senza nulla perdere, con leggerezza e voglia, la
squadra emiliana colpisce un palo dopo 15' con Gagliolo e quindi pesca il jolly poco dopo la mezz'ora della ripresa con Di Gaudio, con una rasoiata che scavalca Sepe e costringe i viola a un'affannosa rincorsa che nulla produce. Resta solo la delusione dei (pochi) tifosi presenti e quella di Sousa che dopo la sconfitta di domenica a Torino con la Juventus ne incassa un'altra che macchia una stagione fin qui da applausi. La Fiorentina paga un'evidente stanchezza fisica e anche mentale, conseguenza di un organico con pochi ricambi, cosa che obbligherà i Della Valle a tornare sul mercato a gennaio se vorranno continuare a inseguire traguardi importanti. Non a caso il tecnico portoghese schiera molti dei big a dispetto di quanto trapelato alla vigilia e soprattutto ricorre a una formazione a trazione anteriore, con il doppio centravanti KalinicBabacar per la prima volta dall'inizio sostenuti da Bernardeschi e con Rebic rilanciato a destra. In mezzo ancora il duo BadeljVecino apparsi spremuti, dietro gli stessi che, tolti Sepe e Pasqual, hanno affrontato tre giorni fa Mandzukic e compagni. Castori dal canto suo, reduce dalla scoppola con l'Empoli, s'affida a un 4-4-2 molto ordinato con l'attacco affidato al tandem formato dall'ex Matos e da Borriello. Che non fosse una passeggiata i viola l'hanno capito subito quando il portiere Brkic ha fermato un paio di affondi, preludio a un prestazione da assoluto protagonista. Al 21' il primo squillo degli emiliani con Gagliolo che colpisce il palo e subito dopo Sepe salva su Zaccardo. Il pericolo corso scuote la Fiorentina che si butta in avanti in maniera però confusa: e infatti Kalinic al 37' manda a lato una buona occasione, che in tempi migliori non avrebbe fallito. Poco prima dell'intervallo Badelj pareggia il conto dei pali colpendo da 20 metri al volo la traversa, a portiere battuto e dopoché Zaccardo aveva salvato sulla linea su un affondo di Rebic. Nella ripresa Sousa lancia nella mischia pure Ilicic e sposta Bernardeschi, il Carpi stringe i denti e riesce a controllare l'assedio insistente ma poco lucido degli avversari fino a colpire, in contropiede, con Di Gaudio che elude il controllo di Tomovic e manda in orbita i suoi. A quel punto, Sousa inserisce pure Rossi, ma tanti attaccanti non producono l'effetto sperato. E nel finale, contrassegnato dalle espulsioni per doppia ammonizione di Gonzalo Rodriguez e del neo entrato Mbokogu, prima Alonso poi Astori si vedono negare l'1-1 mentre il Carpi giustamente festeggia un'impresa storica.