“Possono colpire ovunque”

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I carpigiani Giuseppe Cigarini e il collega Tommaso Treola si trovavano a Parigi durante gli attentati per trascorrere un  weekend di piacere. “Nel momento degli attacchi ci trovavamo a cena nel cuore nel quartiere latino, poco sotto Notre Dame sulla riva sinistra della Senna e, lì per lì, non abbiamo sentito nulla. Poi sono arrivati i primi messaggi, ma nel locale si continuava a procedere come se nulla fosse. Poi ci siamo resi conto dell’entità della tragedia, ma lentamente. Dall’Italia chiedevano rassicurazione sulla nostra incolumità. Siamo poi rientrati in hotel con la metro, in una città svuotata e surreale. La domenica mattina siamo usciti giusto per mangiare un boccone. Le zone di maggior interesse turistico erano presidiate, ma dopo questi attentati è ovvio che non esistano posti più sicuri di altri, o zone più a rischio. Purtroppo l’impressione è quella che possano colpire dovunque”.
Marcello Marchesini

 

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