Aldo Cazzullo a Carpi

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Sarà Aldo Cazzullo, firma di punta del Corriere della Sera e autore di saggi di successo sulla storia d’Italia, a condurre gli spettatori lungo i sentieri della storia del ‘900, dalla Prima guerra mondiale sino alla Resistenza quando, in occasione dell’anniversario dell’Armistizio di Villa Giusti che pose fine alle ostilità tra Italia e Austria-Ungheria, mercoledì 4 novembre, alle 21, presso l’Auditorium San Rocco di Carpi racconterà, accompagnato dagli interventi musicali di Lalo Cibelli, Le guerre dei nostri nonni: storie di uomini, donne, famiglie. Un racconto intenso e intimo, un reading musicale nel quale Cazzullo racconterà, alternando storie di uomini e donne attraverso lettere, diari di guerra, testimonianze anche inedite, due delle pagine più intense e sanguinose della nostra storia: la Grande Guerra e la Resistenza. Protagonisti della narrazione non re, imperatori o generali ma fanti contadini, persone comuni: i nostri nonni. Attraverso la grande Storia le storie, più minute ma non meno importanti, delle nostre famiglie. A condurre il racconto, il desiderio di tenersi lontano da miti e agiografie, così come da demonizzazioni e revisionismi, per restituire l’affresco dell’epoca che più di ogni altra ha messo alla prova la tenuta del nostro Paese e della comunità italiana. Un condensato de La guerra dei nostri nonni e Possa il mio sangue servire. Uomini e donne della Resistenza, i suoi due ultimi libri. Se dal ritratto fornito da Cazzullo la Grande Guerra appare come la prima sfida – vinta – dell’Italia unita, la Resistenza appare come l’insieme delle storie delle suore di Firenze, Giuste tra le Nazioni per aver salvato centinaia di ebrei; dei sacerdoti come don Ferrante Bagiardi, che sceglie di morire con i suoi parrocchiani; degli alpini della Val Chisone che rifiutano di arrendersi ai nazisti perché “le nostre montagne sono nostre”; dei tre carabinieri di Fiesole che si fanno uccidere per salvare gli ostaggi; dei 600mila internati in Germania che, come Giovanni Guareschi, restano nei lager a patire la fame e le botte, pur di non andare a Salò a combattere altri italiani. La Resistenza fu fatta dai partigiani comunisti come Cino Moscatelli, ma anche da quelli cattolici come Paola Del Din, monarchici come Edgardo Sogno, autonomi come Beppe Fenoglio. E fu fatta dalle donne, dai fucilati di Cefalonia, dai bersaglieri che morirono combattendo al fianco degli Alleati. Tutti gli spettacoli sono a partecipazione libera e gratuita sino a esaurimento dei posti disponibili, senza la possibilità di effettuare prenotazioni.