Si chiuderà con un importante momento dedicato all’analisi del ruolo giocato dal volontariato nell’ambito dell’emergenza post sisma in Emilia, l’edizione 2015 della Primavera del Volontariato, promossa da Fondazione CR Carpi e Fondazione Casa del Volontariato in collaborazione con CSV, Comitato per il Patrono e il patrocinio del Comune di Carpi.
Lunedì 25 maggio alle ore 18.30 presso la Casa del Volontariato di Carpi verrà infatti presentato il volume Dalla paura al risveglio. Testimonianze di comunità dal terremoto dell’Emilia, curato dall’Osservatorio Regionale del Volontariato, dal Comitato Paritetico Provinciale e dall’Associazione Servizi Volontariato Modena, in collaborazione con la Regione Emilia Romagna.
Il volume raccoglie un’indagine svolta durante il periodo immediatamente successivo alla tragedia del terremoto del maggio 2012 che ha colpito la Bassa modenese.
Lo scopo è il prendersi cura di, nel senso più ampio del termine, che passa necessariamente attraverso il contatto e la condivisione dei vissuti individuali, tramite il confronto sia con il semplice cittadino sia con l’esponente istituzionale.
Da questa iniziativa si desidera far emergere l’importante opera di rete originatasi durante la fase di gestione dell’emergenza post terremoto, in un territorio, la Bassa modenese, notoriamente considerato non a rischio sismico.
L’indagine propone un’analisi approfondita della risposta giunta dal mondo del volontariato e da tutti coloro che, prendendo a cuore la situazione, si sono aggregati alle reti attive sul territorio, facendo emergere formidabili testimonianze che hanno svelato il grande potenziale umano latente soprattutto nelle giovani giovani generazioni, manifestatosi in risposta a questa tragedia.
Intenzione dell’Osservatorio stimolare l’apparato politico- amministrativo locale e non, affinché agisca per creare un ambiente idoneo all’ulteriore sviluppo e al consolidamento dei positivi risultati ottenuti, per valorizzare e implementare nel futuro le buone prassi emerse nel momento dell’emergenza legata alla gestione post terremoto e mettere in luce le strategiche sinergie tra individui, gruppi e organizzazioni formali ed informali.
Promuovere dunque un processo di autoconoscenza e di empowerment della persona e della collettività, dando risalto alle risorse, puntando sui punti di forza che sono emersi sia nei momenti di confronto in gruppo che nelle singole interviste, nonché dal questionario liberamente compilato dai volontari.