“Bianca come un fiore ad aprile, rossa come la nostra passione, la nostra maglia ti entra nel cuore, indossarla è un vero onore…”.
Queste le prime parole che i tifosi biancorossi inizieranno a intonare dagli spalti del Cabassi. L’inno della loro squadra del cuore è stato scritto da un visibilmente emozionato Paolo Belli, già autore di quello della Juventus: “tutto è nato da una scommessa. Cristiano Giuntoli mi chiedeva insistentemente di scrivere l’inno e io gli promisi che l’avrei fatto solo se fossero stati promossi in Serie A. Hanno mantenuto la promessa – e chi lo avrebbe mai pensato? – e, a quel punto, non potevo più sottrarmi. Non volevo scrivere un inno, bensì una canzone. Il mio modo per ringraziare la squadra e la dirigenza dello straordinario dono che hanno fatto a ciascuno di noi. Ci ho pensato a lungo e poi, una notte, come spesso accade, mi sono svegliato ispirato. L’idea era lì. Con me. E mi sono buttato nella scrittura”. E’ nata così Forza Carpi. Potente nella sua semplicità. Parole scelte con cura che accarezzano l’anima di chi, questa nostra grande squadra, ce l’ha dentro. Nel cuore. “E forza Carpi il mio cuore è con te, alzo le mani e la sciarpa vola, Forza Carpi la curva ti ama”. “Tre anni fa – prosegue il cantautore – la nostra città ha vissuto il trauma del sisma. Un’esperienza drammatica che ci ha segnati nel profondo. I progressi della squadra, le sue vittorie, ci hanno aiutati a guarire. A pensare ad altro. A sognare. Io credo nelle favole e sono convinto che, con il lavoro duro, i desideri si possano realizzare. L’ho vissuto sulla mia pelle: son partito in punta di piedi, dalla provincia, da una famiglia umile, e ce l’ho fatta. Questi giovani calciatori straordinari hanno fatto la stessa cosa: alle spalle hanno storie a volte difficili ma anche per loro il sogno si è concretizzato. Il Carpi calcio ci ha donato emozioni fortissime. Una favola. Questa canzone è il mio modo di dire loro il mio personale Grazie”. La voce ufficiale dell’inno sarà quella di Valerio Carboni, leader della band Karbonio 14. Tra i protagonisti della canzone (“registrata negli studi di Music Inside a Rovereto, fortemente danneggiata dal sisma”, aggiunge Paolo Belli) vi sono voci a dir poco insospettabili: a fare i cori, infatti, hanno partecipato tutti. Dai dirigenti ai giocatori, dall’allenatore all’ufficio stampa… I più intonati? “Il patron Stefano Bonacini, il mister Fabrizio Castori e Simone Romagnoli”. E gli altri? “Meglio si dedichino a quello che sanno fare meglio”, ride lo showman.
“E forza Carpi adesso canto per te, alzo la voce finché ho fiato in gola, la mia squadra non sarà mai sola”. Ma il prossimo anno per chi tiferà lo juventino Paolo Belli? “Semplice”, risponde. “La Juve deve vincere tutte le partite e il Carpi altrettanto, tranne due…”, ride. Scherzi a parte, grazie al Carpi dei miracoli, la nostra città, ha ricevuto la grazia tra le più insperate: essere conosciuta ovunque. “Come non mai – conclude Paolo – mi sento orgoglioso di essere carpigiano perché, finalmente, oggi, tutti sanno dov’è Carpi. Alla faccia di Lotito. Che ci abbia portato fortuna?”.
Jessica Bianchi