40mila euro per rimuovere l’amianto

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Carpi stanzia 40mila euro per incentivare la rimozione dell’amianto dalle coperture dei fabbricati. Nel Bilancio Preventivo 2015 l’ente locale ha inserito infatti una somma a questo fine e ieri, giovedì 7 maggio, il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità una delibera che definisce il sistema incentivante ‘per la rimozione e lo smaltimento dell’amianto in matrice compatta’. Il sistema prevede incentivi di natura amministrativa (semplificazioni ed esenzioni delle procedure correlate alle opere di rimozione e sostituzione ad esempio delle coperture o per la manutenzione straordinaria) ma anche di natura economica, validi però solo per i fabbricati civili: sarà una prossima determina dirigenziale a definire nello specifico le modalità di presentazione delle richieste da parte dei cittadini e la gestione delle stesse da parte degli uffici comunali.
L’assessore all’Ambiente Simone Tosi, presentando in Consiglio la delibera, ha ricordato come da qualche tempo il Comune, su spinta “tenace ed energica” del CO.R.A, (Comitato Rischio Amianto) ha definito il progetto Amianto no grazie, nell’ambito del quale è stata eseguita una mappatura ormai pressoché completa del territorio carpigiano utilizzando le foto aeree, in modo da poter dare un ordine di grandezza al fenomeno della diffusione delle coperture di amianto. “Siamo uno dei primi Comuni in Regione a inserire in Bilancio delle risorse per incentivare la rimozione dei tetti in cemento-amianto – ha spiegato Tosi – Speriamo di essere di stimolo ad altri enti locali”. Paola Fregni, dirigente dell’assessorato all’Ambiente, ha ricordato poi come dalla fine del 2013 esista una Unità operativa amianto all’interno del Settore Ambiente del Comune, e dal 31 maggio scorso funzioni due giorni la settimana grazie ai volontari del CO.R.A. lo Sportello amianto nella sede comunale di via Peruzzi. “Facendo una stima per eccesso sono 1429 i fabbricati che dalle foto aeree sembrano avere coperture in cemento-amianto, 271 dei quali sono condominii di 4 o più appartamenti. Si parla di 750 mila metri quadri di coperture per 11220 tonnellate di peso complessivo”. Presto ai residenti di questi edifici arriverà, portata dalle Guardie Ecologiche Volontarie, una ‘lettera di cortesia’ con la quale l’ente locale avvisa che è probabile che sul loro tetto ci sia amianto, ricordando gli adempimenti di legge, come procedere eventualmente alla bonifica e infine informandoli dell’esistenza degli incentivi comunali. “Rispetto agli incentivi economici – ha continuato Fregni – ricordiamo che Aimag già accetta nei suoi centri di raccolta (ma effettua anche il ritiro a domicilio, ndr.) fino a 12 metri quadri di coperture e altri manufatti di cemento-amianto. Stiamo lavorando perché questo quantitativo raddoppi. Pensiamo poi, sempre grazie ai 40 mila euro stanziati in Bilancio, di dare un contributo a chi acquista il cosiddetto Kit amianto per l’autosmaltimento di questi materiali e anche a coloro che si serviranno di ditte specializzate per la rimozione delle coperture, ma solo in abitazioni civili, escludendo le imprese per la quali esistono altre forme di detrazione e recupero fiscale. Indicativamente come previsione per il primo anno di entrata in vigore di questi incentivi pensiamo di dare una risposta a interventi in 30 abitazioni più 15 condominii”.
Alberto Bracali, tecnico del Settore Ambiente, rispondendo ad alcune domande dei consiglieri comunali ha poi spiegato che il cemento-amianto viene ora smaltito in Germania, in discarica, che i dati accennati poco prima erano non da prendere come assoluti ma per definire un ordine di grandezza al fenomeno e che i contributi indicati nella delibera possono portare ad un livello di incentivazione variabile dal 50% all’80% del totale della spesa, ovvero 2-3mila euro al massimo per intervento. “In graduatoria verrà data priorità agli interventi in edifici che si trovino entro 150 metri da fabbricati dove si trovano bambini o malati e tenendo conto dell’ordine di presentazione delle richieste. Ovviamente – ha detto – chi ha già compiuto operazioni di rimozione di cemento-amianto non può più richiedere questi contributi, l’incentivazione comunale è operativa dal momento in cui sarà emesso il bando pubblico”.