Rino Astarita ed Enrica Tirelli: due scomparse dolorose

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Deceduti nello stesso giorno e nello stesso giorno sepolti nei cimiteri di Carpi e di Correggio. Forse non si conoscevano Enrica ‘Ninni’ Tirelli e Gennaro ‘Rino’ Astarita, la prima carpigiana e il secondo campano, lontani per professione e per interessi culturali e sportivi.
La prima imprenditrice nel settore dell’abbigliamento insieme al padre Leonio Tirelli e alla sorella Gabriella ‘Lella’, il secondo dal passato sportivo di dirigente prima della Goldoni volley femminile, che portò dalla serie B2 alla serie A e che successivamente trasferì a Modena sotto le insegne della  Universal  Volley Modena dopo che il Comune di Carpi si rifiutò di adeguare il palazzetto dello sport alle richieste della Federazione. Un uomo, Astarita,  che seppe portare l’Universal sino alla finale scudetto e alle coppe europee, che seppe coinvolgere nella Universal il marchio Liu Jo volley, anche se per breve tempo. Di ‘Ninni’ Tirelli si ricordano invece, oltre che il passato di imprenditrice e stilista di successo, l’interesse per la cultura, per i viaggi esotici con lunghi soggiorni in Congo belga e in Argentina e, negli ultimi anni, l’impegno appassionato per il volontariato sociale e ultimamente anche il suo impegno politico.
Si tratta insomma della scomparsa di due persone molto diverse per professione,  interessi culturali, hobby e frequentazioni, che hanno tuttavia lasciato una traccia del loro passaggio nella Carpi imprenditoriale e sportiva e che ora hanno creato un vuoto tra  quanti le avevano conosciute e frequentate e che ne erano divenute amiche.
Ne sono state conferma le solenni esequie di Enrica Tirelli nella chiesa del Cimitero, officiate dal parroco del Duomo don Rino Bottecchi, a cui sono interventi, oltre alla sorella Gabriella, al nipote Enrico e al cognato Paolo Franchini, tanti amici e imprenditori, che hanno condiviso con lei gli anni d’oro del boom della maglieria carpigiana e che le hanno voluto portare il loro affettuoso ultimo saluto. Un’altra scomparsa dolorosa di questo inizio d’anno dopo quelle di Franco Bizzoccoli, Renato Crotti e Mario Pergreffi.
Cesare Pradella