C’Hera una volta Aimag…

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L’amianto nell’acqua potabile aumenta i rischi per la nostra salute? E, ancora, perché opporsi alla fusione di Aimag in Hera? A questi e a molti altri interrogativi, cercherà di dare una risposta, il Comitato per l’acqua Pubblica No Amianto, nel corso di una conferenza aperta alla cittadinanza, lunedì 16 febbraio, alle 20,30, in Sala Congressi. Ospiti della serata, intitolata C’Hera una volta Aimag, i relatori Giovanni Brandi, docente e medico oncologo dell’Ospedale Sant’Orsola – Malpighi di Bologna e il dottor Giorgio Lesci, ricercatore sui nanomateriali, associato in Laboratorio di Chimica inorganica all’Università degli Studi di Bologna. “Molti parlano di guerra al cancro. Se di guerra si tratta – commenta il dottor Brandi – allora dobbiamo sapere se stiamo perdendo o vincendo”. I dati sono sconfortanti: per quanto riguarda l’Italia, “i dati del registro nazionale Airtum mostrano un lento e progressivo incremento. Dal 1996 al 2009 c’è una costante crescita del numero complessivo di neoplasie”.  Interessante poi considerare la zona nella quale si vive perché ha un ruolo importante rispetto alla salute pubblica: “rispetto al Nord – prosegue Giovanni Brandi – vivere in Centro-Italia riduce l’incidenza complessiva del cancro del 14 per cento, mentre vivere al Sud la riduce del 20 per cento. Vuol dire che qualche fattore ambientale sostanzialmente incide.  Tra tali elementi di rischio ve ne sono alcuni, come l’amianto, con la capacità di agire lentamente, subdolamente e nel tempo”.  L’amianto, spiega il medico, non causerebbe soltanto il mesotelioma, bensì anche molte altre neoplasie, “alcune accertate, alcune dubbie, altre ancora non ben indagate ma che è possibile siano causate dall’esposizione all’amianto. Altri organi colpiti sono faringe, laringe, ovaio, stomaco, colon retto, esofago e fegato, in particolare tumori delle vie biliari. Le fibre inalate o ingerite possono infatti oltrepassare gli alveoli polmonari e probabilmente la mucosa intestinale. Traslocando negli spazi pleurici, favoriscono lo sviluppo del mesotelioma e dell’asbestosi; oppure passando nella circolazione generale, le fibre possono raggiungere ogni distretto. Una volta entrata nel corpo, una fibra è per sempre”. Accanto alla pericolosità derivante dall’ingestione di fibre di amianto, la serata svilupperà poi un altro tema assai caldo, quello della paventata fusione di Aimag in Hera. Possibilità praticabile secondo Alberto Bellelli, presidente del patto di sindacato di Aimag e sindaco del Comune con il maggior numero di quote pubbliche della municipalizzata.
J.B.
 

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