“Mi hanno rubato la frutta secca”

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Sono aumentati nell’ultimo anno i furti nelle casette di legno dove hanno sede gli esercizi commerciali di Rovereto sul Secchia: dopo il terremoto sono ancora lì, lungo via Chiesa vicino al Cimitero, quelli che hanno resistito e non hanno chiuso i battenti. Altri hanno mollato per le insostenibili condizioni di lavoro.
A pesare sono le razzie che avvengono regolarmente: il Bar Centrale ha subito quattro furti nell’ultimo anno, nel negozio di frutta e verdura sono entrati tre volte.
“I danni sono rilevanti – dicono al Bar Centrale di Rovereto – perché oltre ad asportare la merce hanno devastato la struttura di legno: entrando con un camion hanno abbattuto una delle pareti, hanno arraffato quello che potevano, ma l’allarme, scattato immediatamente, li ha messi in fuga. Nonostante tutto abbiamo riportato danni per dieci mila euro e, da allora, mio marito dorme dentro al bar”.
Tutte le casette sono state prese di mira e i commercianti si sentono indifesi: le pareti e le porte sono di legno e “fanno presto a rubare”. I commercianti sono disperati: ci vorrebbe “maggior sorveglianza e una punizione certa per chi viene sorpreso a rubare. Tutti sappiamo che quando vengono trovati nessuno fa niente. Le Forze dell’Ordine hanno le mani legate e, di conseguenza, andare a fare una denuncia non serve: anche se trovassimo il ladro dentro, sappiamo che non succederebbe niente”.
Con una caditoia di ferro di un tombino hanno sfondato i vetri delle finestre del negozio di frutta e verdura: è successo giovedì 16 gennaio. “Hanno preso la roba secca, due sacchi di pistacchi” commenta il fruttivendolo che si è trovato di fronte la devastazione. “Abbiamo passato la giornata a ripulire la frutta dai vetri e poi l’abbiamo donata perché non potevamo più venderla”. In un mese e mezzo ha subito tre furti. “C’è da aver paura ragazzi, perché qua c’è sempre qualcosa” è il suo disperato commento.
Sara Gelli
 

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