Il Gambero Rosso premia la Cantina di Carpi e Sorbara

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Nuovi successi per la Cantina di Carpi e Sorbara, associata a Confcooperative, che ha ottenuto i Tre Bicchieri dal Gambero Rosso. L’edizione 2015 della Bibbia enologica italiana ha assegnato il premio al Lambrusco di Sorbara Secco Omaggio a Gino Friedmann 2013, fiore all’occhiello di questa importante realtà vitivinicola che conta 1.100 soci, lavora 400mila quintali di uva all’anno e sviluppa un fatturato vicino ai 28 milioni di euro.
“Questo prestigioso riconoscimento – sottolinea il presidente della Cantina di Carpi e Sorbara, Fausto Emilio Rossi – premia la politica seguita dalla nostra cooperativa, che negli ultimi dieci anni ha investito con decisione sulla riconversione di una parte dei vigneti e sull’innovazione tecnologica al fine di migliorare costantemente le caratteristiche organolettiche delle proprie produzioni”.  “L’ingresso di un nostro vino nell’Olimpo dell’enologia regionale – dichiarano i vice presidenti della Cantina, Alessandro Mastrotto e Carlo Piccinini – testimonia l’efficacia delle scelte aziendali effettuate in questi anni e l’importanza del ruolo svolto dalla cooperazione. Anche le cantine cooperative, infatti, possono produrre grandi eccellenze enologiche valorizzando il lavoro di tanti piccoli produttori agricoli tradizionali e selezionando le uve più pregiate.  Tutto  ciò per affrontare in maniera sempre più dinamica il mercato globale e conquistare nuovi paesi così da garantire ai soci risultati economici soddisfacenti”.
“Ottenuto interamente con uve del vitigno Lambrusco di Sorbara – dichiara Michele Rossetto, enologo della Cantina di Carpi e Sorbara – il vino premiato dal Gambero Rosso ha un colore rosso rosato e gradazione di 11,5°, presenta un profumo di frutta e fiori e un sapore vivace, sapido e asciutto con un fondo di lievito”.  Il Lambrusco di Sorbara DOP appartiene alla linea Superior della cantina modenese e rappresenta un “omaggio” a Gino Friedmann, discendente di un’influente famiglia israelita, che prima dell’unità d’Italia aveva consolidato una vasta proprietà terriera sui latifondi dell’Abbazia di Nonantola e pioniere della vitivinicoltura cooperativa. Nel 1913, infatti, Friedmann fondò la Cantina sociale di Nonantola, rimasta attiva fino al 1998 quando i soci sono confluiti nella Cantina di Sorbara. Ma Friedmann non fu soltanto un importante alfiere della cooperazione: durante la Guerra, in qualità di presidente della comunità israelita modenese, organizzò un centro clandestino di ricovero e assistenza presso la dimora di famiglia, a Nonantola. Qui furono accolti, e salvati, numerosi giovani ebrei fuggiti dall’est europeo occupato dalle truppe tedesche.“Oltre alle caratteristiche organolettiche inconfondibili, quindi, – conclude Erennio Reggiani, direttore della Cantina di Carpi e Sorbara – questo Lambrusco frizzante, dalla spuma persistente e fine, racchiude anche un distillato di storia del nostro territorio e si presenta pertanto come il prodotto ideale per il consumatore amante del buon bere, ma anche delle tradizioni culturali più vere”.

 

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