Scuole d’infanzia, un giro di valzer

0
1107

Il trasloco è passato inosservato e i diretti interessati lo hanno registrato senza battere ciglio al momento delle iscrizioni alle scuole d’infanzia  ma a settembre la geografia delle materne in città presenterà una significativa novità. La Scuola d’infanzia comunale Le Chiocciole di via Nicolò Biondo inizierà l’anno scolastico 2014/2015, con la sezione dei tre anni, nei locali di via Adamello (ex Scubidù) mentre I Girasoli, scuola materna statale attualmente ubicata in via Adamello, si trasferirà in via Nicolò Biondo con la sezione dei tre anni. Inizialmente la sezione statale dei tre anni dei Girasoli convivrà con le due sezioni rimaste della materna comunale Le Chiocciole, mentre la sezione comunale dei tre anni delle Chiocciole si ritroverà a coabitare in via Adamello con le due sezioni statali dei quattro e cinque anni dei Girasoli. Progressivamente tutte le sezioni dell’asilo comunale Le Chiocciole verranno trasferite in via Adamello e la struttura di via Nicolò Biondo diventerà completamente a gestione statale. Una vera e propria girandola che rischia di creare disagi a insegnanti e famiglie. Successe anche nel 2009 quando i locali di via Lanciano dell’asilo comunale Acquerello furono progressivamente ‘statalizzati’ per far posto alla scuola d’infanzia Arca di Noè, mentre le sezioni della scuola comunale furono trasferite a Cortile.  La convivenza di sezioni statali e comunali è un passaggio piuttosto delicato: devono essere create zone separate all’interno e all’esterno delle strutture per rimarcare le differenze di una scuola statale che inizia a metà settembre mentre le comunali iniziano il 1° settembre; le statali non hanno la mensa mentre le comunali che se lo possono ancora permettere preparano i pasti nella cucina interna; nelle statali le insegnanti hanno un numero minore di compresenze mentre in quelle  comunali viene garantita per un numero maggiore di ore. Nel 2009, la richiesta che il Comune di Carpi inoltrò al Ministero di collocare la materna statale nei locali dell’Acquerello era stata la conseguenza della decisione di mantenere il servizio a Cortile: con la riforma Gelmini, infatti, nella frazione non ci sarebbero stati i numeri per tenere aperto l’asilo ma il Comune di Carpi decise di preservare le sezioni di scuola d’infanzia, trasformandola da statale a comunale. Oggi, in base a ciò che si legge nella delibera della Giunta delle Terre d’Argine, il cambio di sede è finalizzato a non perdere le quattro sezioni di scuola statale dei Girasoli, di cui una ottenuta in conseguenza del terremoto del 2012: nei locali di via Adamello c’è posto solo per tre sezioni (la quarta sezione aggiuntiva è stata ospitata nell’anno 2013/14 negli spazi destinati a biblioteca e atelier) e quindi per mantenerne quattro è necessario il trasferimento in una struttura più grande, quella di via Nicolò Biondo. Di contro, anche la scuola materna comunale Le Chiocciole oggi nei locali di via Nicolò Biondo ha quattro sezioni: come potranno trovare posto nei locali di via Adamello? Ce ne staranno solo tre e la quarta sezione verrà temporaneamente soppressa in attesa che vengano ultimati i lavori nella struttura di via Marchiona lesionata dal sisma, dopodiché il Comune potrebbe riattivare la sezione di scuola d’infanzia comunale a cui oggi si vede costretto a rinunciare: si cambia tutto per non cambiare niente. Tutto questo, nelle intenzioni del Comune di Carpi, per rispondere all’aumento demografico di bambini nati nel 2011, 2012 e 2013: 671, 596, 615. Ne valeva la pena? L’aumento demografico presenta ciclicamente dei picchi ed è sicuramente influenzato dalla presenza di stranieri ma ciò non ci pare sia sufficiente a giustificare questo valzer al termine del quale la scuola materna comunale finirà per essere penalizzata.
Sara Gelli
 

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here