Meno rifiuti = risparmio sulla bolletta

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Grazie ai positivi traguardi raggiunti nel campo della raccolta differenziata, soprattutto grazie all’introduzione del sistema di raccolta porta a porta nel tessuto urbano a partire dal 2006, Carpi ha registrato un sensibile incremento della percentuale media di differenziata che nel 2013 ha superato il 62% (la quota si assesta intorno al 75% nelle zone in cui è attiva la modalità door to door).  In virtù di questi importanti progressi, Aimag e Comune di Carpi hanno deciso di compiere un ulteriore e fondamentale passo avanti nella politica di sostenibilità ambientale. Una novità che potrebbe, già a partire dal 2015, incidere positivamente sulle nostre tasche. Dal 1° luglio infatti, prenderà il via una sperimentazione per mettere a punto un nuovo sistema di calcolo per definire la tariffa di igiene urbana per le utenze domestiche e non: la cosiddetta tariffazione puntuale. Traduzione: meno rifiuto indifferenziato produci, meno paghi. La tariffa puntuale, infatti, è certamente la modalità più equa di far pagare ai cittadini il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti: oltre a una quota fissa – per coprire i costi generali come le strutture fisiche e le risorse umane e i servizi svolti per la collettività come lo spazzamento delle strade e la pulizia del territorio – ogni utenza ne paga una variabile in base ai rifiuti indifferenziati realmente prodotti e conferiti. “A partire dal mese di luglio il sistema di raccolta porta a porta sarà esteso alle frazioni e alle zone di campagna con l’obiettivo di smaltire meno rifiuti in discarica, avviare al recupero una maggiore quantità di materiali riciclabili e quindi prelevare meno materie prime dall’ambiente. Per chiudere definitivamente il cerchio, all’appello manca solo il centro storico ma sono già al vaglio alcune ipotesi di intervento”, assicura l’assessore all’Ambiente, Simone Tosi. In dieci anni, a Carpi, la quota di differenziata è passata dal 38% del 2006 all’attuale 62%: un incremento lusinghiero ma non sufficiente, “l’obiettivo infatti è quello di superare, in ottemperanza del nuovo Piano regionale di gestione dei rifiuti, il 70%”, raggiungibile solo con l’estensione della raccolta domiciliare dei rifiuti (rifiuti indifferenziati, carta, organico e sfalci) a tutta l’area urbana ed extraurbana.
“Di fatto –  sottolinea il presidente di Aimag, Mirco Arletti – ora si pongono le condizioni per attivare la tariffazione puntuale. Aimag non vuole limitarsi a gestire un servizio: siamo un’azienda innovativa che accetta le sfide del cambiamento e guarda al futuro”. Tra le sfide lanciate dal nuovo Piano Rifiuti stilato dalla Regione, infatti, vi è quella di “ridurre in modo consistente la quota di rifiuto destinato allo smaltimento in discarica o in inceneritore. Mediamente in città, ciascuno di noi produce annualmente 180 chilogrammi di rifiuto indifferenziato: nei prossimi tre anni tale quota dovrà sostanzialmente dimezzarsi, scendendo a 100 chili”, spiega Paolo Ganassi, dirigente dei Servizi Ambientali di Aimag. Per abbattere la produzione di indifferenziato, il nuovo modello funzionale di sperimentazione di tariffazione puntuale corre in nostro aiuto: “per i residenti nelle frazioni e nella campagna è in arrivo una novità. A loro saranno dati in dotazione dei contenitori del rifiuto non recuperabile da 120 litri a cui è applicato un microchip (codice identificativo che consente l’attribuzione univoca a ciascuna utenza): ciò consentirà la misurazione in automatico, attraverso un’apposita strumentazione montata sui mezzi di raccolta, del numero di svuotamenti”. La frequenza di svuotamento sarà quindicinale ma, avverte Ganassi, “l’obiettivo è svuotare il contenitore dell’indifferenziato solo ed esclusivamente quando è pieno. Meno produci, meno paghi: la quota variabile che pesa per il 40% sulla Tia puntuale, infatti, risente del volume di indifferenziato prodotto e del numero di svuotamenti. I mesi di sperimentazione ci consentiranno di costruire la tariffa nel modo più preciso possibile. Ci tengo a sottolineare – conclude Ganassi – che laddove viene da tempo applicata la tariffazione puntuale, la raccolta differenziata è schizzata oltre l’80%”.
Le famiglie di Carpi già oggi pagano una delle tariffe medie più basse della Provincia e della Regione in fatto di rifiuti: circa 143 euro l’anno. Nei territori dove già viene applicata la tariffa puntuale, una famiglia media di 3/4 persone che vive in un appartamento di 90 metri quadri paga intorno ai 110 euro l’anno, producendo circa 50 chilogrammi di rifiuto indifferenziato in dodici mesi.
Quindi ricordate: chi più differenzia meno spende! E a gioire del vostro virtuosismo saranno l’ambiente da una parte e le vostre tasche dall’altra.
Jessica Bianchi