Impegno e buon senso: le nuove parole della politica

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Tra i 18 nomi della lista del Nuovo Centro Destra – Fratelli d’Italia che sostengono la candidatura a sindaco di Cristian Rostovi, vi sono anche l’imprenditore tessile Filippo Andreoli e la grafica Benedetta Lugli. Entrambi neofiti della politica, li abbiamo incontrati per conoscerli meglio e capire cosa li abbia spinti a lanciarsi in questa nuova avventura.“Voglio essere un buon cittadino”, spiega prontamente la 35enne Benedetta Lugli. “Non credo sia sufficiente comportarsi bene e adempiere ai propri doveri e poi lasciare che siano “altri” a preoccuparsi del benessere comune. Io vorrei essere, come diceva Baden Powel, un “buon cittadino attivo”,  capace cioè di promuovere cambiamenti concreti per migliorare la società in cui viviamo. Desidero mettere a disposizione della comunità le mie idee, le mie competenze e il mio tempo”. Benedetta, scout impegnata, non nasconde poi di nutrire “una sana curiosità” verso  quei meccanismi della vita politica generalmente non compresi dal di fuori. “Voglio vedere la politica da una nuova prospettiva”, ammette. Sulla possibilità di sedere tra i banchi della Sala Consiliare, Benedetta è entusiasta: “entrare in Consiglio Comunale costituirebbe un’occasione per impegnarmi concretamente nel cercare di aiutare la nostra città a evolversi e migliorare. Certamente sarebbe una grande responsabilità ma anche un’importante esperienza di formazione personale”. Alle sue parole fanno eco quelle del 39enne Filippo Andreoli, imprenditore nel settore della maglieria e neo papà: “la scintilla l’ha certamente accesa Cristian. Amico di una vita, è una persona  che stimo grandemente. Una brava persona, seria e fidata, con la quale condivido numerose posizioni anche dal punto di vista politico. E’ stato quindi un piacere per me rispondere al suo invito ad aderire alla lista e candidarmi”. Ma accanto alla stima e all’amicizia che Filippo nutre per Cristian, il desiderio di impegnarsi fattivamente per il bene di Carpi, è grande: “credo sia fondamentale, soprattutto in questo momento di forte crisi, partecipare alla vita pubblica. Fare del proprio meglio affinché la collettività ne tragga beneficio. Essere dall’altra parte della barricata, per così dire, mi consentirebbe di comprendere meglio, dall’interno, la macchina comunale e, al contempo, di esprimere la mia opinione nelle sedi deputate”. La parola chiave, secondo Andreoli, è “buon senso”. Sempre e comunque. “Ogni famiglia oggi è costretta a stringere i denti, facendo economia e sacrifici. Allo stesso modo deve comportarsi l’Amministrazione. Occorre tagliare gli sprechi della macchina comunale e con le risorse reperite sostenere quelle famiglie che, a causa della perdita del lavoro o della contrazione del proprio reddito, sono in forte difficoltà”. Azioni che non possono più aspettare, perché la situazione in cui versa anche la nostra città ha tinte sempre più drammatiche.
Jessica Bianchi
 

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