In arrivo la residenza psichiatrica

0
718

A Carpi la Residenza psichiatrica ora c’è: tempo un mese e la struttura privata ricavata all’interno dell’immobile ex camiceria Stella di via Tre Febbraio sarà pronta per accogliere i pazienti.
“E’ in corso la richiesta di autorizzazione al funzionamento e la richiesta di accreditamento presso la Regione Emilia Romagna per renderla operativa a tutti gli effetti” spiega Dorio Silingardi, presidente di Segesta di Carpi, società specializzata in realizzazioni e ristrutturazioni  di strutture socio- sanitarie e assistenziali,  di cui assume anche la gestione, spesso in convenzione con le aziende sanitarie. Nella nostra provincia, nel 2008, Segesta in collaborazione con altri partners del settore ha inaugurato l’RSA Residenza Formigine Srl per anziani ricavata negli spazi dell’ex ospedale di Formigine e, più di recente, nel 2013, a Castelfranco Emilia, la struttura residenziale educativa integrata dedicata ai minori affetti da disagio e vittime di abusi  denominata Torre dei Cappi. A Carpi esistono luoghi di promozione della vita sociale per le persone affette da disturbo psichico ma la Residenza psichiatrica di via Tre Febbraio è la prima a carattere  sanitario. Gli spazi ampi e luminosi completamente ristrutturati accolgono, al piano rialzato, gli spazi per un centro diurno mentre al primo e al secondo piano trovano posto la Residenza a Trattamento Intensivo  e la Residenza a Trattamento Protratto (20 posti letto in totale). I colori pastello dall’arancione al giallo, dall’azzurro al verde caratterizzano le pareti dei diversi piani dove sono stati ricavati spazi comuni come la sala mensa e la sala fumatori, ma anche l’ambulatorio medico, camere doppie e singole con bagno, una sala e una tisaneria  a ogni piano.
Considerando che il Centro di salute mentale (Csm) di Carpi è privo dal 2007 dei suoi dieci posti letto spariti e mai più ripristinati, trasferiti dall’Ausl nella casa di cura privata convenzionata Villa Rosa a Modena, Segesta si è resa disponibile per convenzionare i posti letto secondo le necessità dell’Ausl, che ancora però non ha preso una decisione definitiva.
D’altra parte, il dibattito sulla necessità di una Residenza psichiatrica a Carpi va avanti dal 2009 a colpi di parole spese e promesse non mantenute, progetti annunciati e poi abortiti. Il precedente direttore Ausl Caroli aveva stanziato un milione e mezzo di euro poi destinati alla ristrutturazione delle sale operatorie del Ramazzini; poi si era parlato di un possibile accordo con Villa Rosa che però nel frattempo aveva cambiato proprietà e dalla famiglia Forghieri era passata alla Kos del Gruppo De Benedetti; Kos e Gulliver avevano individuato la possibile sede della Residenza Psichiatrica negli edifici della Fondazione Paltrinieri a Santa Croce ma al progetto si era opposta la Diocesi.
L’ultima dal fronte pubblico è la promessa dell’attuale direttore Ausl Martini di costruire a Fossoli in via Del Carpine una struttura per dodici posti complessivi.
Le famiglie sono ancora in attesa di una risposta concreta e intanto il fabbisogno è cresciuto perché è in sensibile aumento il numero di persone affette da patologie psichiatriche.  L’idea di disporre già ora di posti in Residenza psichiatrica potrebbe almeno convincere l’Ausl a riportare sul territorio le convenzioni attualmente a Modena in attesa della costruzione della struttura in via del Carpine a Fossoli: i pazienti e le loro famiglie potrebbero evitare così i disagi del trasferimento a Modena.
L’ex camiceria Stella sta, dunque, per rinascere e un angolo del centro storico da anni abbandonato sarà presto restituito alla città: la Residenza psichiatrica è anche un bell’esempio di riqualificazione dell’esistente senza cementificazione ulteriore del territorio. “Le ristrutturazioni costano un po’ di più rispetto a strutture progettate e costruite ex novo – prosegue Silingardi – ma è una scelta di campo: evitare di costruire consumando ancora il territorio e avere il valore aggiunto di una struttura situata in un contesto urbano che gode della vicinanza dei servizi, dell’ospedale e di tutto quello che offre il nostro meraviglioso centro storico”.
Sara Gelli