I lettori ci scrivono: Sviene in treno e nessuno la soccorre

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Alcuni giorni fa, come faccio quotidianamente, ho preso il treno per recarmi a Modena, dove lavoro. Una volta salita sul treno, all’improvviso, ho iniziato a sudare freddo e mi sono sentita mancare, accasciandomi a terra, svenuta. Fortunatamente è stato solo un forte calo di pressione ma quel che mi ha fatto più male è stata la totale indifferenza delle persone che avevo intorno. Nessuno, e sottolineo nessuno, mi ha prestato soccorso. Tutti hanno fatto finta di nulla, girandosi dall’altra parte. Appena mi sono ripresa ho chiamato la mia famiglia per venirmi a prendere e riportarmi a casa. Sono davvero amareggiata: come si può restare impassibili di fronte a una persona sofferente? E se fosse stato qualcosa di più grave, nessuno avrebbe chiamato l’ambulanza? Dove sono finiti l’empatia, la compassione, la solidarietà? Spero che questa lettera possa scuotere qualche coscienza e indurre le persone a correre in aiuto di chi è in difficoltà. Oggi è stato il mio turno ma domani potrebbe capitare a chiunque altro e, vi assicuro, sentirsi soli e abbandonati a se stessi, in un treno pieno di gente, è a dir poco terribile.
Una giovane carpigiana
 

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