Bellelli è di casa in Piazza Martiri

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Un sorridente Alberto Bellelli a fianco di un altrettanto giulivo Barack Obama: un accostamento “volutamente esagerato, che mi mette addosso un po’ di tensione – ha commentato il candidato – per dare il senso di una campagna per le Primarie vissuta con serietà ma anche in maniera autoironica”. Un’atmosfera dinamica e distesa, quella che si respirava sabato mattina in centro a Carpi, all’inaugurazione della sede del comitato elettorale di Bellelli, il quale ha scelto, come ‘base operativa’, i locali dell’ex negozio Anceschi, all’angolo tra Piazza Martiri e corso Fanti. Oltre a cittadini e colleghi di partito, al taglio del nastro erano presenti, reduci dalla loro visita nei territori colpiti dall’esondazione del Secchia, anche i parlamentari Manuela Ghizzoni, Davide Baruffi e Stefano Vaccari. “Un pensiero agli alluvionati e un grazie ai volontari che, in questi giorni, si stanno dando da fare nelle zone colpite, oltre alla famiglia Anceschi per averci concesso lo spazio”. Queste le prime parole di Bellelli, il quale ha proseguito elencando gli spunti emersi durante la settimana dedicata a sociale, sanità e scuola, parlando con volontari, medici, insegnanti e genitori. Tanta la carne al fuoco, tra cui il tema rovente della sanità: “la Casa della Salute arriverà entro il 2015, spostando fuori dall’ospedale cronicità e codici bianchi. Non verremo meno neppure all’impegno per la Residenza Psichiatrica, dal momento che un milione di euro c’è già e manca soltanto il milione che l’Ausl si è impegnata a trovare nei suoi bilanci. Occorrono inoltre un Hospice di macro area e una riqualificazione del Consultorio, anche pensando al tema delle donne straniere”. Altre proposte sono state quelle di creare appartamenti domotizzati dedicati alle persone anziane per salvaguardarne l’autonomia residua, affiancati ai centri diurni, con la possibilità di accedere a servizi collettivi come portineria sociale e pasti a domicilio, mettendo a disposizione il proprio appartamento di proprietà o con modello assicurativo rispetto alla pensione; monitorare le persone fragili a domicilio su segnalazione dei medici di medicina generale; aprire i centri sociali ai giovani e a nuove forme di volontariato, pensando anche all’impresa sociale. Non ultimo, integrare maggiormente le politiche scolastiche a quelle culturali.
M.M.




 

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