Dieci gli esposti presentati in Procura

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 Il conto alla rovescia è iniziato. Lo sgombero del Campo Nomadi di via Nuova Ponente è alle porte e il paventato trasferimento dei sinti a Cortile si fa sempre più imminente. La frazione però continua a mostrarsi compatta nel rifiutare con veemenza la decisione dell’Amministrazione Comunale. 

Per manifestare la propria contrarietà, dopo aver depositato il ricorso al Tar regionale, 10 cittadini – residenti e proprietari di terreni in via Fuochi e dintorni – hanno presentato altrettanti esposti alla Procura della Repubblica di Modena. “Non hanno avuto alternative – spiega il portavoce del Comitato per Cortile, Vanel Salati  – dal momento che la Giunta non ha dato loro alcuna risposta ufficiale nè ha avviato un dialogo col nostro Comitato circa la destinazione definitiva dei nomadi in frazione. Per tali motivi saranno messe in campo tutte le azioni previste e consentite  dal nostro ordinamento giuridico per  contrastare l’ordinanza del sindaco Enrico Campedelli”.

Ora spetterà a un magistrato verificare se vi sono state delle irregolarità nella procedura utilizzata dall’Amministrazione carpigiana: “dall’emanazione di un’ordinanza d’urgenza all’allentamento dei vincoli territoriali esistenti, al reperimento delle risorse… 

In tempi duri come questi, lo spreco di tante risorse economiche per sostenere le parcelle dei legali, i bolli per il ricorso al Tar e gli esposti è l’ennesimo schiaffo per i cortilesi, già trattati dal Comune come cittadini di Serie B e quindi lesi nella loro dignità. Denari che potevano essere impiegati per sostenere altre attività a favore della comunità e per aiutare coloro che, in frazione, sono ancora alle prese con le nefaste conseguenze del sisma del maggio 2012”. Il Comitato si sta inoltre muovendo per cercare di risolvere alcune annose criticità: 

“abbiamo contattato il dirigente della posta che si è impegnato a far riaprire l’ufficio di Cortile per tre giorni alla settimana, dopo il 6 gennaio. Abbiamo poi chiesto ad Aimag un preventivo per portare l’acqua dell’acquedotto alle case che ancora non usufruiscono di tale servizio e stiamo chiedendo preventivi circa la fornitura di gas per coloro che ancora utilizzano i bomboloni per il riscaldamento. A breve incalzeremo il Comune di Carpi affinché accelleri l’inizio dell’asfaltatura di via Griduzza, ormai pressoché impercorribile, e richiederemo all’ente pubblico uno spazio all’interno del centro civico per creare un punto di ascolto per raccogliere le istanze degli abitanti di Cortile e San Martino”.

Jessica Bianchi

 

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