Si dice che l’ambiente che l’artista sceglie per realizzare le sue creazioni sia un prolungamento della sua cifra stilistica e della sua sensibilità artistica. Se si immagina che Tamidi’S, al secolo Oto Covotta, lavori in una soffitta, solo con i suoi colori e la sua fantasia, ci si sbaglia di grosso.
Se pensate abbia bisogno di silenzio, tavolozze e tele per dare vita alle sue creazioni, ebbene sbagliate ancora. In realtà nulla di questo gli è necessario né tanto meno utile.
Tamidi’S ha invece scelto un accogliente bar, il profumo del caffè, il rumore delle tazzine, il chiacchiericcio della gente per dare spazio alla sua incontenibile creatività di espressione, per realizzare le sue opere che gradualmente prendono forma a partire da un’intuizione, un lampo di immaginazione che emerge, in maniera inaspettata, da tutto ciò che lo circonda.
E’ qui, nel centro storico della nostra città, seduto a un tavolino del Caffè Martini, che potrete incontrare Tamidi’S. Lo troverete intento a raffigurare la vita che scorre dentro e fuori di lui, con poveri pezzi di colore in mano, piccoli segni su modesti frammenti di cartoncino, immerso in un ambiente che è per lui continua fonte di ispirazione. E’ tutto ciò di cui ha bisogno quest’artista dallo spirito fanciullesco per esprimersi appieno, perché l’arte per lui si manifesta nella quotidianità, nelle persone e nelle loro storie, nei gesti, nelle parole e anche nei pensieri inespressi. Emozioni, sensazioni, timori che animano la vita di ciascuno di noi. “L’arte è una bellezza che si può cogliere in ogni cosa che ci circonda, ma che spesso rimane nascosta ai più – racconta Tamidi’S – poiché occorrono occhi speciali per riconoscerla e onorarla. Solo chi ha dentro un’anima già colma di bellezza potrà entrare in un dialogo misterioso e profondo fra cuore e corpo, silenzio e parole, gioia intima e rumore, ed esternare tutto ciò”. Al Caffè Martini sono nate numerose delle sue opere, comprese quelle più recenti, in cui le figure antropomorfe sono sempre più eteree e, talvolta, quasi invisibili, all’insegna di una forma espressiva che ha intrapreso un nuovo percorso, teso a trascendere la realtà. Diventerà famoso il Caffè Martini per la presenza di Tamidi’s? Solo il futuro potrà dirlo.
Chiara Sorrentino