Da ginnasta a giudice

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Cinquantanove anni suonati e un sorriso contagioso. E’ Uber Barbolini, il responsabile tecnico della Sezione di Ginnastica Artistica de La Patria 1879. Un uomo pragmatico. Di poche parole. Che ha fatto di questa dura e affascinante disciplina sportiva, la sua vita. Una giovinezza, quella di Barbolini, trascorsa tra anelli, sbarra, cavallo con maniglie, corpo libero e parallele. Atleta di grande levatura, in forze alla Panaro Modena, ha raggiunto brillanti risultati: “ho iniziato ad allenarmi a sette anni e la mia stagione sportiva si è conclusa a trenta. La mia è una vita spesa nel nome della ginnastica. E’ la mia passione più grande”. Impossibile per lui stare lontano dalle pedane. Insegnante alla Patria dal 2006, Uber è uno dei più stimati tecnici federali, nonché giudice internazionale, del nostro Paese. “Dal 2001 a oggi, grazie al mio ruolo di giudice, non faccio altro che girare il mondo: peccato non sappia l’inglese”, ride. Uber Barbolini è in partenza per i Campionati Mondiali di Ginnastica Artistica che si disputeranno dal 30 settembre al 6 ottobre ad Anversa, in Belgio. “Come sempre – spiega – sarà una grande responsabilità, ma saremo in nove a giudicare gli atleti. Dobbiamo essere pronti a tutto, capaci di valutare con professionalità e competenza tutte le tipologie di esercizio”. Un mestiere difficile quello di giudice. Irto di difficoltà. “Ogni quattro anni dobbiamo sostenere un esame per verificare le nostre conoscenze e il nostro livello di preparazione. Occorre studiare continuamente poiché le regole cambiano e ci si deve sempre aggiornare”. Il grado di difficoltà e la selezione serratissima sono confermati dai numeri: i giudici in Provincia di Modena sono solo due (Barbolini e Antonio Zurlini) e non raggiungono la ventina in tutt’Italia. Un grande passato sportivo alle spalle e tanta serietà costituiscono le armi vincenti di Barbolini: “sono convinto che nell’artistica non si sia mai arrivati. Per questo motivo mi documento e sto al passo coi tempi con costanza e serietà. In questo modo mi mantengo giovane e impegnato, facendo ciò che amo”. Ai prossimi Mondiali gli occhi sono puntati su alcuni cavalli da corsa: “da Alberto Busnari a Marco Lodadio, da Paolo Principi a Matteo Morandi. Speriamo portino a casa dei buoni risultati”, non si sbilancia troppo il tecnico della Federazione Ginnastica Italiana. E a Carpi? Si nasconde forse un futuro campione olimpico del tenore di Igor Cassina? “Per ambire all’agonismo occorrono allenamento, almeno tre ore quotidiane, tanti sacrifici e strutture adeguate in cui fare la preparazione. Al momento alla Patria – proseguono i tecnici Uber Barbolini ed Elisa Menozzi che si occupa delle ragazze – non si pratica l’attrezzistica ma i corsi di base sono alla portata di tutti i bambini e fanno bene alla loro crescita fisica. La ginnastica infatti li rende agili, sciolti, mettendo in movimento ogni parte del loro corpo”. Molti i giovanissimi che si stanno lasciando attrarre dall’Artistica, complici anche le avventure trasmesse da Mtv, di Ginnaste – Vite Parallele, il docu-reality sulla vita della atlete dell’ex Centro Tecnico Federale di Via Ovada. Un reality “educativo”, commenta Barbolini, che mostra le lacrime, la fatica, la tensione e lo spirito di sacrificio che occorrono per volare sempre più in alto.
Jessica Bianchi

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