Nei prossimi giorni anche a Carpi, come richiesto dall’assessorato alla Sanità e alle Politiche sociali della Regione Emilia-Romagna, inizieranno una serie di interventi straordinari per ridurre nella misura maggiore possibile il rischio di diffusione della patologia denominata West Nile Disease (WND), un’arbovirosi assai diffusa in molte regioni dell’Africa, del Medio Oriente e in India, che si diffonde attraverso punture di zanzara del genere culex; quella, per intenderci, ‘nostrana’, già presente nella nostra zona prima della cugina ‘tigre’. Ricordiamo che il virus viene trasmesso alla zanzara esclusivamente dagli uccelli selvatici: questa poi trasmette il virus all’uomo o al cavallo, mentre per la bassa carica virale assorbita, attraverso la puntura di zanzara non esiste pericolo di trasmissione da persona a persona, né da cavallo a persona.
Una rilevante circolazione di virus West Nile è stata riscontrata nelle scorse settimane nell’area a nord della via Emilia delle province di Modena, Reggio Emilia, Parma, Ferrara e Bologna ed è stato evidenziato anche l’insorgere di un primo caso umano di malattia neuroinvasiva (WND) nella nostra provincia (nella maggioranza dei casi questa si confonde con una banale influenza che passa in pochi giorni). Questa situazione ha pertanto visto alzarsi il rischio di infezione, tipico dell’inizio di una possibile epidemia.
La lotta alle zanzare prevederà intanto un aumento dei controlli grazie all’utilizzo delle GEV (Guardie Ecologiche Volontarie). Nei prossimi giorni, inoltre, come spiega l’ordinanza firmata ieri dal Sindaco di Carpi Enrico Campedelli, saranno interessate le aree verdi dove si prevede si svolgano manifestazioni pubbliche serali o notturne, e dove dovranno essere effettuati a cura degli organizzatori (e sempre mediante l’utilizzo di ditte specializzate) interventi con irrorazione di insetticidi per ridurre l’infestazione da zanzare, provvedendo, ove necessario, al preventivo sfalcio dell’erba anche in fasce di terreno vicine a quelle dove si svolge l’evento. Gli interventi adulticidi, proprio per l’uso massiccio di insetticidi che comportano, debbono essere considerati di natura straordinaria e non il mezzo usuale per combattere le zanzare: in questo caso si sono resi necessari sia per l’emergenza sanitaria segnalata dalla Regione. Contro la ‘tigre’, invece continueranno gli interventi larvicidi programmati fino a fine ottobre.
Come proteggersi all’aperto
-indossare preferibilmente indumenti di colore chiaro, che coprano anche le braccia e le gambe;
-evitare profumi, creme e dopobarba, in quanto attraggono gli insetti;
-fare uso di repellenti cutanei, da applicare sulle zone del corpo scoperte e, eventualmente, da spruzzare anche sui vestiti per aumentarne l’efficacia, ripetendo l’applicazione con la frequenza indicata nelle istruzioni d’uso.