Dopo il terremoto, provvedimenti per accelerare il rientro a casa dei cittadini

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Nel corso della seduta del Consiglio comunale di Carpi di giovedì 11 luglio il civico consesso ha approvato l’ordine del giorno intitolato Dopo il terremoto, provvedimenti per accelerare il rientro a casa dei cittadini. Il testo del documento, sottoscritto dai consiglieri Pivetti e Verrini di ApC, Depietri, Lugli, Gelli e Bagnoli del Pd e Bizzarri dell’Idv sottolinea tra l’altro “che la fase della ricostruzione vede, tra tante luci, anche molte ombre; queste ultime vanno dipanate nel più rapido tempo possibile, per continuare con lo stesso spirito che ci ha contraddistinto nella prime fasi della gestione dell’ emergenza. Crediamo che per accelerare la fase della ricostruzione sarebbe stato meglio continuare con la scelta contenuta nei primi provvedimenti emessi, come il DL 742012 convertito nella legge 122 del 2012, che assegnava ai tecnici privati la responsabilità, attraverso lo strumento delle ‘perizie giurate’, della realizzazione dei progetti di ricostruzione – ristrutturazione, e assegnando agli enti locali il compito del controllo. Crediamo che la scelta di utilizzare lo strumento del MUDESFINGE e affidare la classificazione del danno alle sole schede AEDES abbia sminuito il lavoro che tecnici e professionisti esterni potevano mettere in campo. Minor burocrazia permetterebbe di alleggerire la mole di lavoro che le strutture tecniche comunali si trovano ad affrontare, con risorse umane inadeguate rispetto all’esigenza di risposte rapide”.
L’ordine del giorno poi individua una serie di proposte da sottoporre al Presidente della Regione Emilia-Romagna: in primis quella di “individuare tutti gli strumenti utili per semplificare e rendere meno burocratica la fase della ricostruzione, per permettere un rapido rientro delle popolazioni nelle proprie case; poi di trovare le modalità operative per rendere lo strumento MUDE e SFINGE più rapido e semplice non solo nella fase di deposito del progetto stesso, ma anche nella parte istruttoria che gli uffici tecnici sono chiamati a fare prima di autorizzare il contributo; di riconsiderare il metodo delle asseverazioni come stabilito dal Dl 74 e sua conversione in legge, valorizzandole; di sollecitare il Governo ad autorizzare l’impiego di 3 milioni di euro per la copertura degli interessi aggiuntivi pagati dalle famiglie a seguito della sospensione e dello spostamento delle rate dei mutui; di individuare le relative risorse economiche per coprire le entrate delle multiutilities che operano nell’area del cratere; di verificare che le norme contrattuali che regolano i rapporti tra banca ed intestatari di contributi erogati a seguito di approvazione delle pratiche per danni da sisma prevedano che la cessione di credito d’imposta alle banche avvenga a titolo definitivo e liberatorio; di sollecitare il Governo affinché introduca sull’area del cratere una fiscalità agevolata per le imprese economiche, con lo scopo di dare fiato ad un settore colpito non solo dai danni diretti del terremoto ma anche indiretti. Introduca poi sgravi fiscali per le attività, le cui unità locali siano presenti all’interno della zona del cratere, che assumono personale in forma stabile nei prossimi 5 anni e per quelle che non delocalizzano la produzione ma incrementano la stessa. Preveda infine l’esenzione dell’IMU totale per i fabbricati inagibili per rischio esterno e la sospensione del versamento della prima rata IMU anche per gli immobili delle aziende industriali, commerciali, artigianali e per l’esercizio delle attività professionali del cratere”.
Il documento portato all’esame del Consiglio Comunale infine sottolinea l’apprezzamento “per il lavoro portato avanti dai parlamentari regionali che, in un intento comune, hanno introdotto notevoli miglioramenti alla conversione del decreto legge che prolunga lo stato di emergenza al 31/12/2014 e impegna altresì la Giunta a utilizzare tutti gli strumenti in possesso degli enti locali per dare risposte rapide e concrete alla domanda di ristrutturazione e ricostruzione in tempi celeri, per permettere il rientro della popolazione nelle proprie abitazioni; ad indirizzare le scelte concernenti la discrezionalità degli enti locali verso la massima apertura, avendo come obiettivo principale la ricostruzione e ristrutturazione in tempi rapidi; a pubblicare sul sito dell’ente locale tutte quelle informazioni e buone pratiche che può essere utile far conoscere, sempre nell’ottica di informare al meglio la popolazione e i tecnici privati, avendo come unica accortezza che non si violino norme e la privacy delle persone; a sollecitare la Regione e la struttura Commissariale per individuare modalità operative che accelerino le autorizzazioni per l’erogazione dei contributi; a predisporre il Piano della Ricostruzione entro il 31 dicembre 2013, avvalendosi di strumenti che favoriscano la partecipazione dei cittadini, delle imprese, delle associazioni e dei consiglieri; ad istituire, nel percorso della elaborazione del Piano della Ricostruzione, un tavolo di confronto con i tecnici, con le associazioni di categoria ed i sindacati prevedendo alcuni momenti di confronto anche con i cittadini”.
L’ordine del giorno ha riscosso il consenso unanime del Consiglio.

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