Cosa possiamo fare noi – cittadini attivi, consum-attori, società civile – per evitare gli sprechi di cibo, acqua, energia? Cosa possono fare le imprese per prevenire perdite e inefficienze che comportano impatti economici, ambientali e anche sociali assai negativi per tutta la collettività? Cosa dovrebbero fare i nostri amministratori locali e la politica nazionale ed europea per promuovere una società che metta al bando gli sprechi: non solo di alimenti, acqua ed energia ma anche quelli legati ai rifiuti, alla mobilità, agli acquisti? Cosa dovrebbero fare i governi per promuovere un modello di produzione e di consumo che consenta di risparmiare e rinnovare le risorse naturali, e soprattutto farci uscire dalla crisi? Andrea Segrè tratteggia nel suo libro Vivere a spreco zero (Marsilio Editore)un orizzonte, non a caso definito «spreco zero», che porta concretamente a una nuova visione del rapporto fra ecologia ed economia. Dove la seconda – letteralmente la buona amministrazione della casa – è parte integrante della prima: la casa più grande, la nostra Terra. Fare di più con meno, avere meno cose e più beni, relazionali e comuni. Vivere a spreco zero fa capire, con tanti consigli pratici, come si può passare da un falso ben-essere a un autentico ben-vivere. Ma è anche una vetrina di buone pratiche che, se replicate su scala nazionale ed europea, porteranno a una società più giusta e responsabile, equa e solidale, rinnovabile e sostenibile rispetto ai bisogni e ai diritti dell’umanità.
Andrea Segrè è professore ordinario di politica agraria internazionale e comparata e direttore del Dipartimento di scienze e tecnologie agro-alimentari dell’Università di Bologna. Fondatore e presidente di Last Minute Market, spin off accademico diventato eccellenza europea per la prevenzione e il recupero degli sprechi, ha ideato la campagna «Un anno contro lo spreco» che ha portato il Parlamento europeo a votare una Risoluzione per dimezzare gli sprechi di alimenti entro il 2025 e i sindaci a sottoscrivere la Carta spreco zero per le amministrazioni. L’incontro fa parte del ciclo Ne vale la pena e sarà condotto da Pierluigi Senatore, caporedattore di radio Bruno.