Arriva la spesa a punti

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We want bread and roses too. Vogliamo il pane e le rose. Lo slogan che scandiva i movimenti femminili nei primi anni del ‘900 negli Stati Uniti è lo stesso che riecheggia ancora oggi per rivendicare una vita più gentile e più dignitosa e non solo per le donne. Di fronte a una crisi che non accenna ad allentare la presa e a un numero crescente di famiglie sempre più bisognose di aiuto per far fronte alle contingenze quotidiane, il Comune di Soliera ha deciso di schierarsi ulteriormente al fianco dei cosiddetti nuovi poveri, cercando di rispondere a un’emergenza sociale senza precedenti. Nasce così il progetto del social market Il pane e le rose che prevede di attivare una rete di solidarietà tra gli esercizi commerciali, la distribuzione organizzata, i laboratori artigianali, le attività industriali e agricole, l’associazionismo e i cittadini al fine di recuperare prodotti – soprattutto alimentari ma non solo – che possano essere distribuiti tramite il social market rivolto a una fascia di cittadini economicamente deboli e in difficoltà. A tirare le fila della gestione esecutiva del progetto – all’insegna di antispreco e redistribuzione solidale – e del coordinamento delle associazioni e dei volontari coinvolti, sarà la Cooperativa sociale Eortè che a Soliera gestisce già, in centro storico, il Social Bar. “Il market che probabilmente inaugurerà dopo l’estate – ci spiega il carpigiano Alberto Battini, responsabile del progetto per Eortè – vuol essere prima di tutto un progetto di comunità, capace di unire tutte le forze che operano sul territorio, dai Servizi Sociali alle associazioni, dal tessuto produttivo ai cittadini. Tutti infatti possono essere partecipi al cambiamento, alla promozione di stili di vita maggiormente sobri e alla redistribuzione di vari generi per finalità sociali”. Insomma una comunità che si prende cura di sé in modo solidale. Il progetto ha quattro obiettivi primari, prosegue Battini: “economico, dando alle famiglie in difficoltà la possibilità di integrare la propria spesa; ecologico poiché i prodotti donati sarebbero in gran parte destinati a finire nella spazzatura; educativo, in quanto favorisce una cultura del non spreco, del recupero e una maggiore attenzione a stili di vita e consumo sostenibili. E, infine, etico, poiché promuove azioni che consentono alle persone di intraprendere un percorso di costruzione attiva di una nuova identità e di partecipare a un progetto di comunità che previene e contrasta l’emarginazione”. Ma come funzionerà il market che sorgerà in via Serrasina? “Potranno accedere al magazzino solo le persone e le famiglie accreditate e in possesso di una tessera punti che sarà possibile richiedere ai Servizi Sociali. E’ in fase di stesura un regolamento che stabilirà i requisiti necessari per ottenere tale tessera. L’idea – spiega Alberto Battini – è quella di assegnare un valore in punti alle tipologie di prodotti in proporzione al loro valore economico e assegnare a ogni beneficiario, proporzionalmente alla sua situazione di reddito, un tetto settimanale o mensile di punti da spendere”. Ma il Pane e le rose non sarà un mero punto vendita nel quale il denaro è bandito, bensì un luogo di cultura e aggregazione. “Il nostro obiettivo è quello di organizzare incontri e momenti di sensibilizzazione rivolti all’intera cittadinanza: dalla gestione delle proprie finanze all’importanza dell’allattamento materno, alla lotta agli sprechi”. Per riempire gli scaffali del social market poi, saranno coinvolti tutti gli operatori commerciali disponibili, anche piccoli e medi, oltre a catene e gruppi commerciali presenti sul territorio. Sarà chiesto un aiuto solidale ai solieresi, che potranno sostenere i concittadini in difficoltà acquistando qualche prodotto in più durante la spesa (Conad di Limidi e Soliera predisporranno un punto permanente di raccolta nei propri esercizi), donando l’equivalente in denaro, destinando il 5×1000 dell’Irpef al social market o, ancora, offrendo qualche ora del proprio tempo per l’attività di volontariato necessaria alla gestione del progetto. “La speranza – conclude Battini – per unire le forze e ottimizzare le risorse è che, in futuro, Carpi possa fungere da punto di stoccaggio per l’intera Unione Terre d’Argine, coordinando i social market sui quattro comuni”. Per donazioni e offerta disponibilità come volontari: Servizio Sociale del Comune: tel. 059.568576; Coop Eorté: cell. 338.1607791.
Jessica Bianchi