Non c’è cibo senza terra

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Non c’è cibo senza terra è il tema del concorso promosso dalla Regione Emilia Romagna con lo scopo di “promuovere prima la riflessione e lo studio sull’educazione alimentare e l’orientamento dei consumi e poi le attività esperenziali in fattoria e a scuola”. La classe 3 A della Scuola Primaria Giotto di Carpi ha conquistato il quarto posto (su 65 partecipanti), aggiudicandosi così un premio importante, soprattutto in questo momento di crisi e di tagli al sistema scolastico: 1.000 euro da utilizzare nel circuito delle fattorie didattiche della Provincia di Modena. La premiazione del concorso a cui parteciperà la classe, accompagnata dalle insegnanti e dalla preside la dottoressa Maria Cristina Santini, avverrà il 16 marzo nell’ambito della manifestazione Children’s Tour alla Fiera di Modena, dove sarà allestita anche una mostra degli elaborati delle scuole vincitrici. Le insegnanti della 3 A Giotto, Maria Macrì e Virgilia Fiorentino, hanno deciso di partecipare con un elaborato molto articolato dal titolo Sapori e tradizioni. I bambini insieme alle docenti hanno realizzato un testo a tema, un libro e un cartellone molto creativi che hanno messo in risalto il valore dei cibi tipici del modenese ricchi di proteine, calcio e vitamine che fanno tanto bene ai bambini e ne favoriscono la crescita. Il motivo che ha spinto le insegnanti a partecipare al concorso è stato soprattutto quello di fare un’esperienza interattiva che permettesse ai bambini di apprendere scoprendo e lavorando insieme. “La creatività è una pratica sapiente – commentano Macrì e Fiorentino – perché mentre si fa qualcosa in modo diverso dal solito, ci si stupisce e, allo stesso tempo, si apprende. Così, lavorando insieme, si impara ad apprezzare il contributo dei singoli, a costruire un’idea passo dopo passo, a migliorare il lavoro. Si possono poi scoprire insieme alla classe, le cose buone della nostra terra, sulla storia locale, sulla produzione agroalimentare, sui tempi e i cicli della natura, sulla fisiologia del gusto, sull’educazione alimentare e, di conseguenza, acquisire una corretta alimentazione”.