Partirà venerdì 15 marzo il viaggio degli studenti degli istituti superiori modenesi verso la Polonia: un Treno per Auschwitz, dunque, si farà. Il viaggio del treno della memoria – organizzato dalla Fondazione ex Campo Fossoli, in collaborazione con Provincia di Modena e i Comuni di Carpi, Castelfranco Emilia, Finale Emilia, Mirandola, Modena, Pavullo, Sassuolo e Vignola, nonché punto centrale di un percorso di formazione che impegna allievi e docenti nei mesi precedenti – avrà luogo. Anche se, quest’anno, la partenza è stata messa in discussione dal terremoto e dall’impatto che le scosse hanno avuto sulle scuole, alcune delle quali provvisoriamente trasferite nei moduli. Iniziativa confermata sia per l’impegno della Fondazione ex Campo Fossoli che per la forte volontà espressa da insegnanti e partner dell’evento. Per questo, una delle iniziative di formazione più significative del nostro territorio si svolgerà a metà mese, anziché a fine gennaio in concomitaza col Giorno della Memoria (27 gennaio). Confermato, insieme al viaggio, anche il mezzo di trasporto su rotaia. Nonostante Trenitalia non abbia garantito il servizio per tutta la tratta, come lo scorso anno, per ovviare all’inconveniente e per evitare cambi di treno, gli organizzatori hanno scelto di viaggiare con le ferrovie italiane sino al confine e con quelle tedesche per il resto del tragitto, sino a Cracovia. Difficoltà superate quindi, per un’iniziativa che sarebbe stato un vero peccato non si tenesse anche nel 2013. In un’Europa in cui la memoria dell’orrore dei campi di sterminio nazi-fascisti continua a essere messa in discussione (da frange marginali ma determinate, da partiti e formazioni dell’ultradestra xenofoba e nazionalista in continua crescita anche a causa della crisi economica e dello smarrimento dei partiti tradizionali) un’esperienza come quella del Treno per Auschwitz, che ogni anno coinvolge centinaia di giovani – 600 partecipanti anche quest’anno, con 32 scuole coinvolte – è a dir poco preziosa. Significative le parole di Marzia Luppi, direttrice della Fondazione Fossoli: “devo dire che l’appoggio dei nostri partner, sia enti locali che fondazioni bancarie, non è mai venuto meno, e questo significa che il percorso del Treno è ormai unanimamente ritenuto un pezzo irrinunciabile della formazione dei giovani del nostro territorio. Per di più gli insegnanti, che hanno messo in atto una protesta contro i tagli all’istruzione tale per cui non effettuano più attività al di fuori delle ore di lezione, hanno deciso di confermare la loro adesione, escludendo questa iniziativa dalla protesta”.
Marcello Marchesini