A Berlino per diventare fotografa

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Viaggiare per riuscire a realizzare un sogno e scoprire poi una nuova passione artistica. E’ questo lo spirito con cui lo scorso settembre la 20enne carpigiana Chiara De Maria, diplomata in Grafica presso l’Istituto Superiore d’Arte Venturi, è partita alla volta di Berlino.
Perchè Berlino?
“La mia ambizione è sempre stata quella di studiare teatro. Inizialmente, avevo pensato di trasferirmi a Roma ma, successivamente, ho cambiato idea, in particolare perché molte persone che ho incontrato mi hanno parlato di un mondo del teatro che sentivo distante dal mio. Mentre continuavo gli studi all’istituto artistico ho cominciato a viaggiare, anche grazie a particolari progetti scolastici. Ho capito che avevo bisogno di trasferirmi all’estero e la Germania è sicuramente uno degli stati nel quale il teatro è ancora considerato un lavoro vero e proprio, che offre grandi opportunità di studio e di crescita professionale. Così ho deciso di trasferirmi a Berlino, città che mi è rimasta nel cuore dopo uno dei miei ultimi viaggi, che è stato anche il primo che ho fatto completamente da sola. Mentre ero a Berlino ho scoperto altre università, e il mio interesse per la fotografia si è fatto sempre più forte. Durante il Mese della fotografia berlinese ho visitato la Neue Schule für Fotografie e ho capito che il mio posto era lì”.
Come si svolgono le tue giornate lì?
“Vivo in un appartamento a Wedding insieme a un ragazzo di Modena che si è trasferito a inizio ottobre per approfondire gli studi musicali in pianoforte. A ottobre ho inziato a prepararmi per l’esame d’ammissione all’Università di Fotografia, ampliando il mio port-folio e frequentando un corso di tedesco intensivo. Ho visitato mostre e trascorso la maggior parte del tempo a fotografare cercando di scoprire i posti meno conosciuti di Berlino”.
Qual è stata l’esperienza più bella che hai vissuto finora a Berlino?
“C’è stata più di un’occasione in cui ho pensato: finalmente, sono dove voglio essere e sono felice. Sicuramente il giorno del primo colloquio in università è una di queste. Un professore mi ha dedicato 40 minuti per guardare e discutere insieme i miei lavori, mi ha detto come poter migliorarne la presentazione e quali particolari delle mie fotografie esprimessero il mio personale punto di vista. La seconda esperienza più emozionante di quel giorno è stata la serata Burlesque in un piccolo pub vicino a Warschauer. Quella sera ero circondata da artisti, per la maggior parte fotografi e io, incredibilmente, ero tra loro con la mia macchina fotografica a cercare di cogliere le sfumature dell’evento. Sono stata davvero soddisfatta degli scatti che ho portato a casa”.
Cosa ti piacerebbe fare da grande?
“Oggi, credo fermamente di voler diventare una fotografa, con un mio stile personale, unico e assolutamente identificativo, per cui un giorno, un esperto di fotografia possa guardare un’immagine scattata da me e dire: “questa è sicuramente una foto di Chiara De Maria”. Questo è il mio grande sogno, poi vedremo dove mi porteranno gli studi e le mie esperienze professionali. Intanto, il mio percorso universitario dura tre anni, poi si vedrà”.
Dove lo vedi il tuo futuro? In Italia o all’estero?
“Adesso che coltivo questo amore profondo per Berlino, vorrei passervi la vita, ma per seguire i miei studi ho lasciato a Carpi una persona importante ed è con lui che voglio confrontarmi prima di prendere una decisione”.
Chiara Sorrentino

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