La solidarietà illumina il Natale

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Martedì presso la Scuola Elementare Gianni Rodari, alunni e insegnanti hanno celebrato la Festa del Pane, l’evento di solidarietà a favore delle famiglie più bisognose del quartiere. “I bambini – ha spiegato Teresa Mazzocchi, insegnante di Religione – hanno partecipato con entusiasmo alla raccolta di generi alimentari a lunga conservazione, ricevendo un panino solidale in cambio del loro gesto di generosità e fratellanza. Il progetto è stato realizzato in collaborazione con la Parrocchia Corpus Domini e grazie all’operosità di Don Carlo Malavasi e di alcuni volontari. Tutto è iniziato a settembre, quando Don Carlo è venuto a far visita ai nostri alunni. Parlando col Don, siamo venuti a conoscenza dei tanti problemi che affliggono la comunità e della condizione di indigenza in cui versano numerose famiglie; pertanto, quest’anno abbiamo deciso di far arrivare il nostro piccolo aiuto proprio a loro. Gli alunni delle classi prime hanno donato biscotti, quelli delle classi seconde hanno portato del latte, gli allievi delle terze hanno regalato delle conserve di pomodoro, le quarte la pastasciutta e le quinte l’olio. Dopo la Festa, hanno caricato i loro doni sul camion dei volontari, ricevendo da questi ultimi un diploma attestante la loro generosità”.
Gli occhi dei bambini si sono illuminati quando a far capolino nelle aule con il cesto del pane è arrivato Babbo Natale in persona, con il suo inconfondibile abito rosso e la lunga barba bianca. La Festa del Pane è stata inoltre il prologo della Festa di Natale della scuola, nel corso della quale i bambini hanno cantato canzoni e recitato poesie davanti al bellissimo presepe realizzato interamente da loro, all’insegna dell’eco-sostenibilità. “Abbiamo voluto realizzare un presepe con materiali di riciclo – ha proseguito Teresa Mazzocchi – per sensibilizzare i bambini sull’importanza della tutela dell’ambiente, suddividendo i compiti a seconda dell’età. I bambini delle classi prime hanno realizzato il cielo e le montagne con carta riciclata, quelli della classi seconde gli animali con cartoncini e cotone idrofilo, quelli delle terze i personaggi con bottiglie di plastica e, infine, i più grandi hanno realizzato le case con vecchie scatole che avevano in casa”. Il progetto del presepe si inserisce all’interno di quello più grande delle Festa del Pane e della raccolta di generi alimentari e osservando i volti allegri e soddisfatti dei bambini, si capisce come anche un semplice panino possa diventare la più squisita delle pietanze, se impastato con l’ingrediente più buono che ci sia: la solidarietà.
Chiara Sorrentino

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