Carpi al centro dell’arte e del glamour

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Ori, Odori, Colori: è questo il titolo della personale del pittore, scultore e incisore Adriano Pompa, mostra con la quale, il 23 novembre scorso, è stata inaugurata la Dark Room SilmarArtGallery. L’artista romano, figlio d’arte, con le sue tele riverberanti ori e colori, colme di draghi ed eroi, tese in uno sforzo caratterizzato dal tentativo di tras-portare nel qui e ora i miti del passato, ha attirato l’attenzione di critici d’arte del calibro di Raffaele De Grada, Vittorio Sgarbi e Fabrizio Dentice. Con le sue ipnotiche creature – più che creazioni – con le sue sculture e i suoi dipinti fuori dal tempo – o, per meglio dire, inseriti nell’apparentemente folle ricerca di un’epica del contemporaneo – Pompa ha riempito i nuovi spazi che Luciano e Gian Luca, i due vulcanici fratelli Pergreffi, hanno realizzato in viale Carducci. “In città mancava questo tipo di spazio – spiega Gian Luca – e questo ci pare particolarmente interessante proprio perché distante dalle classiche gallerie d’arte”. E anche grazie all’intima conoscenza con Maria Benassati, fotografa e storica collaboratrice di Vittorio Sgarbi, Carpi potrà ospitare le opere di alcuni dei più interessanti protagonisti della scena artistica, insieme ad alcuni veri e propri esperti del settore. “L’obiettivo fondamentale di tutta l’operazione – aggiunge Luciano – è proprio quello di dare maggiore visibilità alla nostra città e, se possibile, di mettere in contatto i mondi dell’arte e dell’abbigliamento. Cercheremo sponsor che possano essere sensibili al nostro progetto, perché con i contatti e le conoscenze che abbiamo, vorremmo dare a Carpi la botta di visibilità di cui riteniamo abbia bisogno, anche e soprattutto per il periodo di crisi che sta attraversando da qualche anno”. Ad Adriano Pompa si avvicenderanno poi i fotografi Gianni Pezzani e Vittorio Pescatori, quest’ultimo attualmente in mostra a Milano a Palazzo Reale. Insomma, Carpi al centro dell’arte e del glamour: una mossa coraggiosa per due fratelli che hanno dimostrato di credere davvero nella cultura come strumento di rilancio, oltre che sociale e comunitario, anche economico. “E’ anche una reazione voluta al sisma perché vogliamo dimostrare che, malgrado i problemi e la psicosi creatisi, ci si può impegnare nell’immaginare progetti nuovi. E questa scommessa vogliamo vincerla, sperando anche nell’aiuto dei carpigiani, delle istituzioni e del territorio. Vorremmo essere artefici di una rinascita culturale e sociale”. Insomma, c’è chi crede nella forza e nella bellezza della provincia. “Una persona venuta all’inaugurazione da fuori – chiosa Luciano – mi ha detto ‘Ma che spazio favoloso, peccato sia a Carpi’. Per noi, invece, si è trattato di una specie di complimento, perché è esattamente questo il messaggio che intendiamo lanciare con la nostra nuova galleria: guardate di cosa è capace Carpi”.
Marcello Marchesini

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